MI CHIEDI PERCHÉ SONO FRAGILE

  • Pubblicato il 16/03/2019
  • da D. F. - Siracusa

vedi foto e video su www.labellanotizia.altervista.org

Questo è il titolo che abbiamo voluto dare alla quarta tappa del nostro Progetto. Oggi è stato davvero «un incontro a tu per tu con un nostro coetaneo» dicono gli alunni: Angelo, un ragazzo di 11 anni, sordo dalla nascita, con apparecchio cocleare, è venuto a scuola per incontrarci, per stare con noi e condividere il linguaggio della musica. Non appena è entrato in aula, si è creata subito un'armonia: alcuni ragazzi lo conoscevano già perché avevano fatto con lui un saggio di musica, altri hanno fatto amicizia condividendo l'interesse per un videogioco, e scambiandosi addirittura i nickname su un fazzoletto di carta, per poter così giocare il pomeriggio stesso. Tutto all'insegna della semplicità. Sr Ester ha ribadito che «non c'è alcuna differenza tra persone che hanno voglia e desiderio di realizzarsi come gli altri», siamo tutti diversamente abili e abbiamo molto da imparare perché anche quelli che crediamo disabili sono esempi di una grandissima forza di volontà. Sentire non solo con le orecchie, ma anche con le emozioni, attraverso l'amicizia degli altri, lo sguardo di simpatia o antipatia, i gesti, le vibrazioni, proprio quelle che si propagano nell'aria e che ci fanno sentire dentro la musica prima ancora di averla sentita con l'udito. A questo proposito, la nostra collaboratrice Silvia, che ci aiuta a conoscere la LIS, ha esposto brevemente alcuni aspetti della sordità e della possibilità dell'impianto cocleare, proponendo ad Angelo di spiegare a noi come vive la sua quotidianità.
Oltre ad Angelo come testimone del «diritto di ascolto» e «diritto alla libertà di espressione ... attraverso ogni mezzo» (art.19 Dichiaraz. universale), abbiamo conosciuto tre personaggi che sembravano messi lì come testimoni estemporanei, e non lo sono stati: L. W. Beethoven (diventato sordo all'età di trent'anni che continuava a comporre e a "sentire" la sua musica), Francesco Brizio (sordo dalla nascita, rapper dei nostri giorni) e Giulia Mazza (sorda anche lei, suona il violoncello dall'età di sei anni). Tutti comunicano con noi attraverso la musica: «quando la musica arriva a noi sordi, la sentiamo rimbombare dentro e da questo punto di partenza possiamo immaginarla e crearla», così dice la violoncellista. E noi? Anche noi siamo stati testimoni di musica. Abbiamo ascoltato e "sentito" (con tutti i nostri sensi, quindi) una canzone di Ultimo (molto amata dai ragazzi), ballandola, cantandola e scrivendone alcune frasi su cartelloni posti per terra; da questa esperienza viva, ci siamo accinti ad ascoltare la musica di Angelo, di Elisa e Gaetano, di Antonio e di Alberto al pianoforte, tutti attorno a loro, mano nella mano, e gli studenti che univano gli estremi del cerchio con la mano sul pianoforte per sentirne le vibrazioni. Abbiamo coronato l'incontro con alcune domande ai musicisti e ad Angelo: «mi chiedi perché sono fragile»; io posso dirti che sono diverso (come tu sei diverso dagli altri), ma sono felice di esserlo, perché attraverso di me puoi sentire un'altra musica. Così abbiamo riassunto il nostro incontro con Angelo.

Commenti (9)

  • il 02/04/2019
    S. S. - Siracusa
    ha commentato:

    Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione, e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e frontiera.
    Siamo tutti diversamente abili e abbiamo molto da imparare perché anche quelli che crediamo disabili sono esempi di una grandissima forza di volontà.
    Il problema della sordità spesso non viene capito dalle persone che li circondano. L'iniziativa degli alunni dell'Istituo Sacro Cuore ci dimostra come il problema della sordità è una condizione da affrontare in altri modi, sostituendo il pietismo con la capacità di andare incontro ai non udenti.

  • il 23/03/2019
    A. P. - siracusa
    ha commentato:

    l'esperienza con Angelo mi è piaciuta in particolare quando Antonio ha suonato il notturno di Chopin insiema a Gaetano, Elisa e Angelo.

  • il 18/03/2019
    E. M. - SIRACUSA
    ha commentato:

    Duante questa esperienza ho compreso che " DIVERSAMENTE ABILE" significa avere delle qualità diverse. Tutti siamo DIVERSAMENTI ABILI
    ELENA MODICA

  • il 16/03/2019
    A. C. M. - Siracusa
    ha commentato:

    Mi è piaciuto molto l' incontro con Angelo Russo e mi ha insegnato che nonostante le difficoltà, si possono raggiungere i propri traguardi.

  • il 16/03/2019
    N. C. - siracusa
    ha commentato:

    In queste attività sulla shoah , abbiamo conosciuto la vita di Primo Levi . L'intervista immaginaria è stata tradotta in LIS : è stato molto emozionante vedere i sordi che con interesse seguivano l'attività che avevamo preparato per loro.
    Nicolas Campailla

  • il 16/03/2019
    A. B. - siracusa
    ha commentato:

    L' esperienza vissuta con Angelo mi è piaciuta perchè non appena lo ho incontrato, ho subito pensato: "è un ragazzo come me". Stavo allora per chiedere all'insegnante chi fosse il ragazzo sordo, quando mi è stato detto che era proprio lui.
    Io sono stato coinvolto in prima persona a suonare un pezzo musicale: il Notturno di Chopin No.9 Op.2

  • il 16/03/2019
    M. D. - Siracusa
    ha commentato:

    L'esperienza vissuta con Angelo è stata a parer mio la più bella.Abbiamo interagito molto con lui, e mi ha fatto capire "conoscendolo" che è un ragazzo come tutti, semplice. Angelo sente grazie all'apparecchio Cocleare che ha sin da piccolino. Il momento più bello è stato quando ci siamo alzati tutti e abbiamo ascoltato una canzone mentre ballavamo, cantavamo e riportavamo su un cartoncino le frasi/parole che ci colpivano di più. Abbiamo fatto anche un esperimento ascoltando le vibrazioni che emetteva il pianoforte che inoltre suonava Angelo, io sono stata la ragazza a toccare il pianoforte mentre ci tenevamo per mano così da far trasmettere le vibrazioni

  • il 16/03/2019
    G. F. - Siracusa
    ha commentato:

    L'esperienza con Angelo in 1° persona mi è piaciuta molto. Alcuni di noi abbiamo pensato dove fosse il ragazzo sordo, lo aspettavamo diverso, non sembrava lui, lo vedevo come un ragazzo come tutti quanti. é stato molto bello poter aver sentito lui e alcuni alunni sacro cuore il pianoforte. Ho provato una sensazione bellissima spero si ripeterà un'altra

  • il 16/03/2019
    M. R. - siracusa
    ha commentato:

    L'esperienza con Angelo è stata interessante. Lui è sordo, ma grazie all'apparecchio cocleare che gli fu messo all'età di 8 mesi ci sente. Abbiamo pure ascoltato una canzone di Ultimo,il ballo delle incertezze, e a me è piaciuta molto (anche perchè lo seguo). Da questa canzone su dei cartelloni abbiamo scritto le parole che ci hanno colpito.