SALVE

• Pubblicato il 27/03/2020
• da L. F. - Sessa Aurunca (Caserta)

Benvenuti nell’Universo dei diritti inalienabili dell’uomo.
Le classi prime A e B dell’Istituto comprensivo Lucilio vi invitano con discrezione, nel rispetto dello spazio personale reale e virtuale, con il divieto assoluto di ingerenza e di intromissione, a compiere una peregrinazione all'interno dell'articolo 12 de "La dichiarazione universale dei diritti umani".
“Non esiste una cosa come la società”, esistono uomini e donne che avvertono un naturale bisogno all’associazione. L’individuo non può avere consistenza al di fuori dello spazio “civile”, che è anche uno spazio etico perché conferisce umanità ai suoi membri.
È in questo spazio civile/etico che gli esseri umani possono esercitare le virtù, che si educano e che assumono gli abiti morali, è in questo spazio che escono dalla barbarie, che sviluppano le loro inclinazioni alla felicità: è dunque nella vita associata, spazio civile e etico insieme, che all’essere umano è conferita tutta la sua umanità e capacità di scambio, di amicizia, di mettere in comune con gli altri conoscenze, capacità, tecniche, lavoro.
Se la natura stessa dell’uomo impone di vivere insieme con gli altri, la costruzione della vita comune sembra allora comunque essere l’ottimistica e intelligente applicazione di un dato naturale: solo in mezzo agli altri l’uomo può soddisfare i propri bisogni, materiali e spirituali. Le cose però non sono cosí semplici.
Giganti, pigmei, uomini si combattono «come neppure i leoni e i rettili fanno tra loro», uomini sapienti che cercano invano di istituire il legame sociale con la parola, mostri solitari e esseri che sembrano sfidare diabolicamente gli uomini nella loro umanità e la società nelle sue pulsioni e che forse di tanto in tanto ancora oggi si divertono a sussurrarci: «there is no such thing as society».