Storie di emigrazione

  • Pubblicato il 28/03/2019
  • da M. C. S. - Castelfidardo (AN)

Questa mattina sono venute in classe tre persone per parlarci di emigrazione e portarci delle testimonianze: Tersilio Marotta, ex sindaco della città e docente in quiescenza della nostra scuola, Franco Gerboni, comandante della Polizia municipale, e Vittorio Polenta, cittadino benemerito impegnato nel volontariato.
Tersilio Marotta ha ricostruito il contesto socio-economico della Castelfidardo degli anni ’60-‘70 quando la nostra città ha conosciuto un nuovo ma contenuto flusso migratorio verso l’estero (vari paesi europei), causato dalla crisi dell’industria della fisarmonica.
Vittorio Polenta, che lavorava nel settore, a causa di questa crisi nel 1961 è emigrato in Germania dove è rimasto per quasi sei anni. Ci ha raccontato le dure e rischiose condizioni di lavoro, peraltro sempre all’aperto, di lui operaio addetto alle linee elettriche, la vita nelle baracche di legno, fornite comunque dei servizi essenziali, ma anche lo spirito di solidarietà tra migranti provenienti da località diverse d’Europa e la collaborazione dei compagni di lavoro del posto che gli insegnavano la lingua tedesca.
Franco Gerboni è emigrato anche lui in Germania, all’inizio degli anni ’70, all’età di 15 anni, seguendo i genitori, che già in precedenza si erano trasferiti per un periodo di tempo a Monaco, senza i figli. Ha frequentato una scuola tecnica conseguendo la maturità e al tempo stesso ha lavorato per aiutare economicamente la famiglia. E’ rientrato in Italia nel 1977. Si è ben integrato nella realtà tedesca, sia a scuola, sia sul lavoro anche perché ha rispettato sempre le regole del paese ospitante.
Quest’ultimo aspetto è stato sottolineato più volte da Vittorio e Franco: l’integrazione riesce se si rispettano le regole e allora la vita del migrante all’estero, anche se faticosa, specie se vissuta lontano dalla famiglia, diventa un’esperienza di crescita umana e culturale.

Commenti (12)

  • il 29/04/2019
    S. B. - Castelfidardo
    ha commentato:

    A noi è piaciuto molto sentire storie vere di persone emigrate in Germania e abbiamo capito grazie alle loro storie quello che hanno passato e provato con le loro emozioni.
    SARA
    SOFIA

  • il 17/04/2019
    F. C. - castelfidardo
    ha commentato:

    Ascoltare le storie di quelle persone emigrate in altri paesi è stato molto interessante, soprattutto sapere come venivano trattati e come era loro vita là.

  • il 17/04/2019
    E. B. - Castelfidardo (AN)
    ha commentato:

    Le esperienze vissute e raccontate dai signori Tersilio Marotta, Franco Gerboni e Vittorio Polenta, mi hanno fatto emozionare e al contempo capire che la lontananza dalle proprie famiglie può anche comportare una crescita umana e che i fenomeni migratori costituiscono anche oggi una risorsa non solo economica ma anche culturale di grande importanza.
    Sono state tre esperienze vive e vitali perché queste persone con tenacia e perseveranza hanno contribuito alla crescita di altri paesi senza dimenticare le proprie radici.

  • il 29/03/2019
    M. C. - Castelfidardo (An)
    ha commentato:

    Ci è piaciuto molto sentire una testimonianza orale da persone conosciute di Castelfidardo, vedendo anche come si commuovevano rievocando cose passate e vissute mentre erano ancora giovani e all'estero.
    Li ringraziamo per aver raccontato la loro storia e arricchito il nostro bagaglio culturale.
    Speriamo che ci torneranno a raccontare altre storie vissute.




    Mattia Castagnari.
    Francesco Nucci.

  • il 29/03/2019
    D. D. - castelfidardo
    ha commentato:

    E' stata un' esperienza molto significativa e interessante. Ascoltare le testimonianze di Vittorio Polenta, Franco Gerboni e del professore Tersilio Marotta ci ha aiutati a capire quanto può essere difficile per una persona cambiare vita da un momento all' altro. Tante volte per noi è facile giudicare gli immigrati nel nostro paese, ma molti italiani sono i primi ad accoglierli sapendo cosa significa e quanto può essere dura. Darvin e Leo

  • il 29/03/2019
    S. L. - castelfidardo
    ha commentato:

    Per me è stata un'esperienza importante e significativa . Ascoltando quello che dicevano pensavo a tutte le esperienze che ci hanno raccontato, sia belle che brutte. Grazie a quello che ci hanno detto ho capito cosa significava vivere in quel periodo.

  • il 29/03/2019
    D. S. - Castelfidardo (AN)
    ha commentato:

    Secondo me è stato molto interessante ascoltare le loro storie di emigrazione e vederli commuoversi nel raccontare questo periodo difficile della loro vita.

  • il 29/03/2019
    M. B. - Castelfidardo (AN)
    ha commentato:

    Sentire il racconto della vita di quelle persone è stato per me davvero molto emozionante e interessante. Mentre raccontavano inoltre vedevo nei loro visi il ricordo di tutti quei periodi e delle emozioni che hanno vissuto, sia belle che brutte.

  • il 29/03/2019
    S. B. - castelfidardo
    ha commentato:

    Mi è piaciuto molto ascoltare le esperienze di queste tre persone, sapere dove sono andate, cosa hanno fatto, in particolare sentire le storie di due persone che sono andate in Germania. Tutti e due hanno avuto delle esperienze difficili ma ora sono ritornate qui.

  • il 29/03/2019
    C. C. - castelfidardo
    ha commentato:

    Mi è piacito sentire altre storie di emigrazione e mi hanno colpito le parole che hanno detto come: i lavori che facevano all'aperto che erano molto pericolosi. Sentire queste storie è stato molto interessante.
    Cristina e Jasmine

  • il 29/03/2019
    G. G. - Castelfidardo (an)
    ha commentato:

    Per noi questa esperienza è stata molto significativa e interessante perché ci hanno spiegato la loro storia di emigrazione in Germania. Ci hanno raccontato come hanno vissuto lì e in che modo. Alla fine ci hanno detto che bisogna rispettare sempre le regole.



    Cristiano e Gabriele

  • il 29/03/2019
    R. A. - castelfidardo
    ha commentato:

    A me ha interessato molto la storia di questi tre signori, e se la avessi letta su un libro non l'avrei mai creduta. Io sono sicura che avranno sicuramente passato tanti periodi difficili perché erano migranti e perché forse non si sentivano a loro agio in quel paese