Il contesto prossimo

  • Pubblicato il 19/03/2019
  • da A. T. - Gallico (RC)

La genesi di documenti a difesa dei diritti umani fondamentali è molto lontana, basti ricordare, a tal proposito, la Magna Charta Libertatum che Giovanni Senzaterra, costretto dai baroni inglesi, ha dovuto concedere e in cui sono riconosciuti una serie di libertà e privilegi. Nell’età moderna, la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, proclamata dalla Rivoluzione Francese del 1789, fu per gli stati moderni il modello a cui ispirarsi per le loro costituzioni. Gli orrori della seconda guerra mondiale costituiscono il contesto da cui nasce la Dichiarazione dei diritti umani del 1948. Il vento di follia bellica che si abbatté sull’Europa dal 1939 non aveva precedenti nella storia umana. La guerra che sanguinò il mondo tra il 1939 e il 1945, fu un conflitto mondiale che trascinò in modo diretto nel suo vortice la popolazione civile, colpendola nelle sue case e città, nei suoi paesi, massacrandola con feroci persecuzioni, fino al genocidio e all'olocausto consumato nei lager, in nome di una presunta superiorità della razza ariana. Gli allievi hanno riflettuto su tale realtà anche attraverso la visione del film “Il bambino col pigiama a righe”, esprimendo le loro emozioni e pensieri attraverso disegni e poesie.


https://drive.google.com/open?id=1IiYrBBzILSW05B8PDkNlJgiTXvxIKPar

https://drive.google.com/open?id=15_0mqdBw_HxYNmpNkQL0CGigQY-32-TF

https://drive.google.com/open?id=1tvLN7RwUqmMBYJLHJAwvNjYVLbEtXCZW

Commenti (9)

  • il 14/04/2019
    I. R. - reggio calabria
    ha commentato:

    "E' davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perchè sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
    Eppure me li tengo stretti perchè,malgrado tutto,credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore.Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione,sulla miseria e sulla morte.
    Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale;sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi;posso percepire le sofferenze di milioni di persone;ma,se guardo il cielo lassù,penso che tutto tornerà al suo posto,che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità."
    Anna Frank è il simbolo delle barbarie naziste perpetrata contro gli ebrei.Sfogliando il suo "diario" mi sono soffermata su questo passo.Tre aspetti hanno attratto la mia attenzione:
    1.La consapevolezza degli avvenimenti ebrei che si andavano concretizzando;
    2.Il forte attacamento di Anna Frank ai suoi ideali e la fiducia nell'essere umano nonostante il contesto;
    3.La speranza in un futuro migliore.
    Anna ha saputo rimanere attacata alla vita,ha coltivato i suoi sogni perchè era l'unico modo per non lasciare spazio alla disperazione ,alla morte.
    La speranza non può convivere con la miseria e l'egoismo;Anna è in contrapposizione alla realtà di orrore che stava vivendo,ha coltivato la bellezza della speranza nell'uomo e in un futuro migliore!

  • il 07/04/2019
    L. C. - Gallico (RC)
    ha commentato:

    Manifesto di Ventotene
    Il manifesto di Ventotene é l'appello per un'Europa libera e unita.Il documento venne scritto nel 1941 da due confinati antifascisti,Ernesto Rossi e Altiero Spinelli. Rossi,militante di Giustizia e libertà,economista,liberale,aveva cominciato a riflettere sul problema dell'unificazione europea nel corso del 1936,spinto a ciò dagli avvenimenti internazionali che sembravano minacciare una nuova guerra. Nell'anno successivo approfondiva l'argomento con varie letture e metteva a punto un primo,ipotetico programma d'azione. A partire da quel momento sempre più la federazione europea gli si presentava come il mezzo adeguato per superare i pericoli di guerra e affermare i principi democratici,come un obiettivo da perseguire prioritariamente nel momento in cui si fosse presentata la possibilità di una vita politica libera. Trasferito al confino di Ventotene dal novembre del 1939,Rossi vi conobbe Spinelli,che si trovava lá da giugno. Spinelli aveva lasciato il partito comunista e stava ripensando criticamente la propria esperienza politica. L'incontro tra i due suscitò reciproci stimoli e sollecitazioni per uscire dall'isolamento e progettare future iniziative,fra le quali la creazione di una federazione europea divenne ben presto d'importanza centrale. Spinelli si appassionò all'argomento e cominciò a leggere la letteratura federalista posseduta da Rossi,in particolare lesse gli articoli che Luigi Einaudi aveva pubblicato contro la Società delle Nazioni a favore di una federazione europea. Verso la fine del 1940,quando Rossi scrisse alla madre pregandola di mandargli una serie di appunti sull'organizzazione degli Stati Uniti d'Europa stesi tre anni prima,i due amici decisero di preparare un documento politico da rendere pubblico. Pensato in comune,il testo,per gran parte fu scritto da Spinelli,mentre Rossi pensò la prima parte del capitolo terzo.Tuttavia nell'insieme il Manifesto rispecchiava una piena identità di pensiero.In carcere Rossi aveva rivisto alla luce della crisi economica,i fondamenti della teoria neoclassica.La prospettiva di un'Europa unita gli pareva offrire l'orizzonte necessario per uno sviluppo economico più equo.Spinelli, da parte sua, trovò nella teoria federalista e nella meta dell'Unione europea,una concezione politica e un ideale alternativo all'ideale comunista. E a cui mantenne sempre fedele nel corso della sua successiva attività pubblica.

  • il 29/03/2019
    G. F. - Gallico (RC)
    ha commentato:

    Andra e Tati: «Noi sopravvissute ad Auschwitz perchè scambiate per gemelle»
    «Entrare ad Auschwitz non è mai facile. Anche se sono passati 70 anni. Quando vedo da lontano la torretta, mi succede ogni volta, comincio a stare male. Ma vengo lo stesso ogni anno. Per non dimenticare. Poi quando la visita finisce, ricomincio a respirare. E io posso tornare alla mia vita».
    Ho letto questa testimonianza sul web e mi ha molto colpita. Ho fatto attenzione a tutto il racconto di Andra e Tati e quello che piú mi ha impressionata è la necessità delle due protagoniste di tornare ad Auschwitz, nonostante il malessere che questo provocava. La necessità di non dimenticare è superiore a qualsiasi sofferenza! C’è da chiedersi se proprio tante sofferenze non generino rancori o desideri di vendetta. Andra e Tati rispondono cosí:«Sono sentimenti che non ci appartengono».
    Una risposta secca e significativa che, secondo me, un chiaro messaggio di pace, un insegnamento.

  • il 23/03/2019
    A. R. - Gallico(R. C.)
    ha commentato:

    Errata corrige
    La guerra è una tragedia per tutti ma per i bambini lo è di più; la violenza è sempre una offesa, ma per i bambini lo è ancora di più. In questa poesia ho voluto esprimere tutto il dolore di un bambino ferito nella sua fragilità di piccolo, ridotto ad un numero.

    Un numero

    Quel numero segnato sul braccio quando tu eri bambino
    ti ha tolto la vita spensierata e chi a te era vicino.

    Resterà sempre quel momento dentro il tuo cuore
    che non ti farà mai più dimenticare quei momenti di orrore.

  • il 21/03/2019
    A. R. - Gallico(R. C.)
    ha commentato:

    La guerra è una tragedia per tutti ma per i bambini lo è di più. La violenza e sempre una offasa per l bambini lo è ancora di più. In questa poesia a voluto esprimere tutto il dolore di un bambino in offeso nella sua fragilità di piccolo, ridotto a un numero

  • il 20/03/2019
    M. L. - Gallico (RC)
    ha commentato:

    La seconda guerra Mondiale, che cominciò nel 1939 e finì nel 1945,fu una grandissima tragedia per tutta l'Umanità, infatti causò la morte di circa 60 milioni di persone. La caratteristica più tragica è il tentativo di genocidio, da parte dei nazisti, di interi gruppi religiosi e etnici. Nello specifico il bersaglio primario della ferocia nazista sono stati gli ebrei nei confronti dei quali gli stessi parlavano di soluzione finale; nei campi di sterminio, soprattutto ad Auschwitz, che fu una vera e propria "fabbrica della morte", sono stati eliminati oltre 6 milioni di persone. Un altro popolo che è stato oggetto della persecuzione nazista è quello dei Rom (zingari) che furono uccisi e trucidati in oltre 500.000.
    Una guerra Mondiale,che coinvolse decine di paesi e quasi tutti i continenti tranne l'America e l'Australia,in cui oltre la metà delle vittime sono state civili, morti nei campi di concentramento o a causa dei bombardamenti che distrussero molte città.
    La caratteristica positiva del conflitto è che alla sua conclusione gli "sconfitti" sono stati giudicati dai "vincitori" per i loro crimini di guerra. In Europa è stato istituito infatti nel 1945 il Tribunale Internazionale di Norimberga che ha giudicato i criminali di guerra nazisti anche per un nuovo reato: i crimini contro l'Umanità (che comprende la Shoah e gli altri tentativi di genocidio), considerati imprescrittibili e quindi perseguibili per sempre .


    Prendendo consapevolezza di ciò che è successo durante la seconda guerra Mondiale sono rimasta colpita dagli orrori accaduti e li considero tragedie immani, tragedie per tutta l'Umanità, per questo spero che non si ripetano più.
    Ho potuto vedere l'orrore della Shoah attraverso la visione del film "Il bambino col pigiama a righe" in cui i protagonisti erano appunto due bambini: uno ebreo e l'altro tedesco. Una tragedia vista dagli occhi dei più piccoli, la cui amicizia supera ogni inutile contrapposizione voluta dai grandi.
    La conclusione del film che vede la tragica morte dei due bambini mostra l'inutilità dell' odio e l'incapacità, a volte, degli adulti di "lavorare " per la pace.

  • il 20/03/2019
    A. V. - Reggio Calabria
    ha commentato:

    Ho scritto questa poesia immaginando cosa ha potuto provare un bambino ebreo durante la shoah. Alla solitudine che ha sentito nei campi di concentramento, senza nemmeno il conforto della sua mamma e a tutti i suoi sogni che sono morti con lui.
    Per far si che questo non si ripeta non dobbiamo dimenticare questa atrocità, ma dobbiamo ricordarlo ogni giorno a tutto il mondo.

    BRILLA STELLA

    Ora nel cielo brilla una stella,
    la più vicina e la più bella.
    Un bambino tu eri,
    uomo mai più diventerai.
    Dalle braccia di tua mamma sei stato strappato
    e ai campi di concentramento sei stato mandato;
    eri solo ed affamato,
    mai più nessuno ti avrebbe abbracciato.
    Quanto è grande questo peso sulle nostre coscienze!
    Ora brilla stellina per ricordare a tutti noi
    che non possiamo e non dobbiamo mai più dimenticare!

  • il 20/03/2019
    A. R. - Gallico(RC)
    ha commentato:

    La frase "GLI ORRORI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE" mi ha fatto riflettere molto su questo tema.
    È difficile esprimere la propria su questo tipo di argomentazione per tanto credo che sia opportuno esprimersi in poesia :una forma di linguaggio delle proprie emozioni
    Nonostante tutto...
    Come si fa, io mi chiedo,
    a non avere pietà,
    pietà nel guardare
    quei poveri ragazzi,
    quelle donne,
    a guardare quel filo spinato,
    il cielo grigio pieno di fumo...

    Cercare di dare una risposta è inutile,
    perché per l'odio
    non ci sono spiegazioni.

    Ci si aggrappa all'ultimo briciolo di speranza!


    Non è facile per ragazzi della nostra età parlare di un argomento così difficile, così ho pensato di partire da una domanda che ci viene posta ogni giorno :"cosa vuoi fare da grande? :" Bhe, per noi sembra una domanda scontata ma immaginiamo per un bambino nazista:c'è veramente da riflettere!

    Possibilità
    Quando gli si chiedeva :
    "cosa vuoi fare da grande?",
    la prima risposta era:
    "DIVENTARE GRANDE".
    Ma come si può diventare grandi
    se un secondo dopo sei cenere
    cenere senza più un corpo,
    senza più emozioni...
    Semplicemente cenere nera...
    Che vola in un cielo grigio...
    Ed io l'osservo...
    Diventerò anch'io cenere
    potrò crescere pur essendo di una RAZZA diversa.

  • il 19/03/2019
    A. T. - Gallico (RC)
    ha commentato:

    Nuovo link per visualizzare il PowerPoint in maniera corretta:

    https://1drv.ms/p/s!ArgScIRUf4xdkXMCaWvSz3Mcwo6r