#tuttiascuola con l'UNICEF

  • Pubblicato il 12/04/2019
  • da S. E. - San Vito dei Normanni

La nostra scuola da anni è “ Scuola Amica” dell’ UNICEF , e anche quest’anno la classe 2B ha partecipato all’iniziativa “Con l’orchidea Unicef fai rifiorire la vita”. Il 30 marzo i ragazzi hanno allestito il banchetto all’ingresso della scuola e hanno sensibilizzato i compagni all’adozione di una orchidea per classe e soprattutto hanno coinvolto i genitori che in numerosi hanno aderito all’iniziativa.
Il 31 marzo, invece, ha incontrato il presidente del Comitato provinciale UNICEF e la referente scuola.
Durante l’incontro, incentrato sull’importanza dell’istruzione per i meno fortunati, dopo un breve filmato sull’azione dell’UNICEF nel mondo, il presidente ha spiegato che un bambino su 3 tra i 5 e i 17 anni, che vive in paesi colpiti da conflitti, non frequenta la scuola., come i bambini del Blangadesh.
Questo dato rappresenta oltre un terzo della popolazione mondiale fuori dalle scuole. In totale, 303 milioni di bambini e giovani tra i 5 e i 17 anni nel mondo non vanno a scuola.
Da sempre l’UNICEF, con le organizzazioni partner, sostiene che l'istruzione sia la migliore strategia per proteggere soprattutto le bambine dai matrimoni precoci, così come dal lavoro minorile e da tutte le forme di violenza e abuso.
Le ragazze che completano gli studi saranno donne più consapevoli, avranno migliori opportunità di lavoro e saranno madri in grado di provvedere alla crescita sana dei loro figli, contribuendo al benessere di tutta la società.
«Il matrimonio precoce» ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera «è una violazione dei diritti umani fondamentali e influenza tutti gli aspetti della vita di una ragazza: nega la sua infanzia, compromette l’istruzione, limitando le sue potenzialità, mette in pericolo la sua salute e aumenta il rischio di essere vittima di violenze e abusi».
Inoltre il presidente del comitato provinciale ha evidenziato le problematiche che devono affrontare gli studenti stranieri quando giungono in Italia : l’adattamento ad un diverso stile di vita e ad un nuovo sistema scolastico, la necessità di imparare una nuova lingua e la difficoltà di fare nuove amicizie. L’incontro si è concluso con il messaggio di speranza di Malala ad Oslo, in occasione del ritiro del premio Nobel , “Che sia l’ultima volta che a una bambina venga detto che l’istruzione è un crimine, non un diritto”.

Commenti (10)

  • il 13/04/2019
    C. P. - San Vito dei Normanni (BR)
    ha commentato:

    Video da brividi, quelli che abbiamo visto.
    I bambini che fanno chilometri e chilometri per andare a scuola, scuole bombardate dalle guerre, e soprattutto bambine che vengono tolte dalle scuole per farle sposare e avere figli. Mi sono immedesimata in una di loro e ho pianto.
    Carla Prete

  • il 13/04/2019
    D. C. - San Vito dei Normanni(BR)
    ha commentato:

    La cosa più impressionante sono i dati che attestano 15 milioni bambine spose all'anno, questo dimostra l'assurdità di alcune usanze e tradizioni. È incredibile e molto distante dalla nostra cultura pensare che dei genitori possano vendere le loro figlie in quella maniera togliendo loro ogni diritto con le diverse dichiarazioni dell'ONU sui diritti. Se infatti i dati sul numero delle spose bambine il numero
    delle morti lo è di più. Queste infatti, data la loro età e il corpo non ancora sviluppato spesso rimangono incinte e non riescono a sopportare tutte le conseguenze che una gravidanza comporta, altre invece muoiono direttamente durante la prima notte di nozze. Si parla di bambine trattate da adulte che vengono private di ogni potere di decisione sulla propria vita e solo pensare che mentre io gioco e vado a scuola loro vengono vendute e condannate a morte.
    DAVIDE

  • il 13/04/2019
    A. F. - SAN VITO DEI NORMANNI
    ha commentato:

    Grazie all' Unicef si sta realizzando piano piano nel mondo il sogno che "La scuola è per tutti"
    Noi ragazzi saremo sempre con ľ Unicef.

  • il 13/04/2019
    M. C. - San Vito dei Normanni (BR)
    ha commentato:

    Molto interessante è stato l'incontro con i volontari del comitato provinciale Unicef. Ci hanno parlato dell'istruzione dei bambini e delle "bambini spose". Mi ha colpito molto il discorso che Malala ha fatto davanti all'assemblea dell'ONU, la ammiro molto per tutto il coraggio che ha avuto a ribellarsi davanti a tutti. Ha detto chiaramente con fermezza che non bisogna negare l'istruzione ai bambini e sopratutto ammiro l'organizzazione dell'Unicef per tutte le possibilità che dà ai bambini. Poi abbiamo trattato l'argomento delle "bambine spose" cosa molto ingiusta perché le bambine a quell'età devono andare a scuola e hanno bisogno di divertirsi e non essere costrette a sposarsi, sopratutto con un uomo anche più grande e a diventare mamme con grandi rischi.
    MANUELA

  • il 13/04/2019
    M. S. - San Vito dei Normanni (BR)
    ha commentato:

    Bellissima é stata l'esperienza del banchetto delle orchidee insieme ai nostri genitori.
    I nostri coetanei hanno accolto il nostro invito a sostenere il progetto #tuttiascuola adottando un'orchidea per classe e facendola adottare ai loro amici.
    Ottimo risultato
    MATTIA SIGILLÓ

  • il 13/04/2019
    S. M. - San Vito dei Normanni (BR)
    ha commentato:

    Le frasi del discorso di Malala, che personalmente mi sono rimaste più impresse«-PEMSAVANO CHE CON DEI PROIETTILI AVREBBERO OTTENUTO IL SILENZIO» «LE NOSTRE ARMI SONO LE PENNE E I QUADERNI». Le spose bambine sono costrette e sposare un uomo parecchio più grande di loro, una volta sposate non possono più istruirsi e quindi sono costrette a rimanere ignoranti per il resto della loro vita, a rimanere schiave per sempre.
    SOFIA MELFI

  • il 13/04/2019
    S. G. - San vito dei Normanni BR
    ha commentato:

    Il presidente del Comitato provinciale Unicef mi ha fatto capire che non tutti nel mondo siamo fortunati ad andare a scuola. Inoltre a causa della povertà molte sono le bambine che obblicate dalle famiglie a sposarsi a meno di diciotto anni. Loro purtroppo vorrebbero ribellarsi perché il loro sogno è studiare. Tutti abbiamo ascoltato il discorso di Malala all'ONU: una frase mi ha colpito molto "Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo".
    SIMONE GRAZIOSO

  • il 13/04/2019
    M. C. - San Vito dei Normanni (BR)
    ha commentato:

    Nel mese di ottobre purtroppo per un male incurabile è venuta a mancare la nostra maestra Rosa della scuola primaria. Noi alunni e i nostri docenti per ricordarla abbiamo voluto sostenere il progetto #tuttiascuola dell'Unicef, allestendo un'aula per i bambini del Bangladesh. In questo paese estremamente povero i bambini vivono in strada, molto spesso sono bambini che lavorano per contribuire a mantenere le famiglie perciò impossibilitati a frequentare la scuola.
    MANUELA

  • il 13/04/2019
    A. T. - San Vito dei normmani
    ha commentato:

    Durante un incontro con l' Unicef abbiamo visto alcuni video che parlavano delle spose bambine che non vanno a scuola. Mi ha colpito il fatto che le bambine sono obbligate a sposare un uomo molto più grande di loro e a fare figli.
    ALESSIO

  • il 13/04/2019
    F. D. - San Vito dei normanni br
    ha commentato:

    Bellissima giornata quella trascorsa con i volontari dell'UNICEF. Tanti gli argomenti trattati. Il diritto all'istruzione è stato l'argomento che ha aperto l'incontro anche perché quest'anno l'impegno dell'Unicef è #tuttiascuola. Ciò che mi ha colpito nel video è il fatto che nei paesi poveri i bambini per andare a  scuola percorrono decine e decine di chilometri a piedi  e sono molto felici di farlo. Inoltre le ragazze "fortunate" che frequentano la scuola hanno detto chiaramente che loro vogliono studiare e che non vogliono sposarsi. Sono rimasta sconcertata davanti alla realtà delle" spose bambine"che passano rapidamente:dal giocare e studiare a indossare un velo per sposare un uomo anche e di 30-40 anni più grande di loro. Loro rischiano la vita a causa dei parti precoci. Ma la speranza che qualcosa può cambiare é venuta dal discorso di Malala all'ONU,il suo coraggio premiato con il premio Nobel  sicuramente aiuterà i bambini del mondo a riscattarsi dalle schiavitù dell'ignoranza.