I confini oltre l’Europa

  • Pubblicato il 09/04/2019
  • da A. T. - Gallico (RC)

Osservando la cartina geografica del continente africano i ragazzi hanno notato la strana demarcazione dei confini di alcuni Stati… come se fossero stati stabiliti a tavolino, squadrati, tracciati con un righello…. si sono chiesti perché e hanno voluto soddisfare le loro curiosità! Si è indagato dunque per comprendere meglio da dove questi confini erano scaturiti e quali conseguenze avessero portato. I confini dell’Africa sono frutto dell’eredità coloniale, disegnati a tavolino ed in maniera del tutto arbitraria dalle potenze europee durante il diciannovesimo ed il ventesimo secolo. Dal 1870 in poi, infatti, le nazioni europee iniziarono a guardare all’Africa come ad un continente ricco di risorse naturali da sfruttare, oltre che come mercato potenziale per le merci delle proprie industrie. In occasione della conferenza di Berlino del 1884/85 a cui parteciparono tredici azioni europee e gli Stati Uniti, non solo sono state concordate le regole della colonizzazione dell’Africa, ma le potenze in questione procedettero anche alla spartizione del continente. Questo processo venne attuato in maniera del tutto arbitraria, senza che venissero tenute minimamente in conto le specificità storiche, culturali e religiose delle popolazioni africane. Nel momento in cui il colonialismo è venuto meno e gli Stati africani hanno conquistato l’indipendenza, i vari leaders hanno accettato di mantenere i vecchi confini coloniali, cioè quei confini disegnati a tavolino dagli europei nel corso diciannovesimo secolo. Molti dei conflitti scoppiati in Africa non sono altro che l’eredità del passato coloniale del continente e sono stati innescati dalla forzata fusione di gruppi nazionali tra loro incompatibili all’interno di un singolo stato attraverso l’imposizione di confini arbitrari da parte delle potenze coloniali. Nel periodo compreso tra il 1950 ed il 2000, conflitti di confine si sono verificati per es. tra Cameroon e Nigeria, Etiopia e Kenya, Costa d’Avorio e Liberia, Guinea Bissau e Senegal, Etiopia ed Eritrea. Ancora oggi i confini internazionali del continente africano costituiscono un potenziale elemento di tensione e la possibilità di rivendicazioni territoriali e di conflitti armati è tutt’altro che remota.