Unione Europea e confini

  • Pubblicato il 05/04/2019
  • da A. T. - Gallico (RC)

Se oggi è data per scontata la possibilità di circolare nell’Unione Europea, il cammino per giungere a tale risultato non è stato facile. Il muro di Berlino è stato infatti per molto tempo uno dei simboli più concreti e terribili della negazione della libertà di movimento, un muro che spaccò in due la Germania fino al 1989 e che impedì alla popolazione di spostarsi da una parte all’altra della città e del paese stesso. Dopo un lungo cammino alimentato dal pensiero di tanti intellettuali lungimiranti (basti pensare al manifesto di Ventotene) che hanno fermamente creduto nell’Europa unita come antidoto ad ogni nazionalismo, si è giunti, finalmente, agli accordi di Schengen e al trattato di Maastricht. L’accordo di Schengen prevede la soppressione di tutti i controlli di frontiera tra la maggior parte dei Paesi membri dell’Unione. Firmato nel 1985, divenne efficace a partire dal 1996, per cui i controlli di confine fra i vari Paesi europei scomparvero e le frontiere stesse furono eliminate. All’improvviso fu possibile, per chi proveniva dall’Italia, spostarsi in Austria o Francia senza dover esibire alcun documento. Il trattato di Maastricht del 1992 ha istituito la cittadinanza dell’Unione Europea. Ogni cittadino di uno stato membro dell’Unione è cittadino europeo, con piena libertà di circolazione e di soggiorno negli stati membri e il diritto di voto ed eleggibilità alle elezioni comunali dello stato membro in cui risiede. Tuttavia, ultimamente, in seguito alla crisi del 2015 che ha conosciuto una serie efferata di attentati terroristici e un’ondata migratoria consistente, alcuni paesi, per rassicurare i propri popoli, hanno deciso di ripristinare i controlli di frontiera, sospendendo gli accordi di Schengen a tempo indeterminato.

Commenti (4)

  • il 12/04/2019
    M. M. - Reggio Calabria Gallico
    ha commentato:

    Gli accordi di Schengen
    Con l'accordo di Schengen, firmato il 14 giugno 1985, Belgio,Francia,Germania,Lussemburgo e Paesi Bassi hanno deciso di eliminare progressivamente i controlli alle frontiere interne e di introdurre la libertà di circolazione per tutti i cittadini dei paesi firmatari, di altri paesi dell'Unione Europea (UE) e di alcuni paesi terzi. La convenzione di Schengen completa l'accordo e definisce le condizioni e le garanzie inerenti all'istituzione di uno spazio di libera circolazione. Firmata il 19 giugno 1990 dagli stessi cinque paesi, è entrata in vigore nel 1995.

  • il 08/04/2019
    A. V. - Reggio Calabria
    ha commentato:

    Il MURO DI BERLINO.
    Il muro di Berlino era un sistema di fortificazioni, fatto costruire dal governo della Germania Est per impedire la libera circolazione delle persone di Berlino Ovest nel suo territorio.
    È stato considerato il simbolo della cortina di ferro, linea di confine europea tra le zone controllate da Francia, Regno Unito e U.S.A e quella sovietica, durante la guerra fredda. Il muro, che circondava Berlino Ovest, ha diviso in due la città di Berlino per 28 anni, dal 13 Agosto 1961 fino al 9 Novembre 1989, giorno in cui il governo tedesco orientale riaprì le frontiere con la repubblica federale.
    Già l'Ungheria aveva aperto le proprie con l'Austria il 23 Agosto 1989, dando così la possibilità di espatriare in occidente ai tedeschi dell'est che in quel momento si trovavano in altri paesi dall'Europa orientale.

  • il 08/04/2019
    G. F. - Gallico (RC)
    ha commentato:

    Il Muro di Berlino
    Nel 1945 appena finita la Seconda guerra mondiale scoppiò la Guerra Fredda tra Unione Sovietica e Stati Uniti e la Germania fu il territorio di questa guerra che si sarebbe trascinata fino agli anni '80. La Germania era divisa in quattro zone che erano occupate dai vincitori della guerra. L'Unione Sovietica cominciò immediatamente a ricostruire la "sua" parte della Germania secondo i propri piani. Ma è nel 1949 che la divisione della Germania diventa reale. Nelle prime ore del 13 agosto del 1961 infine le unità armate della Germania dell'est interruppero tutti i collegamenti tra Berlino est e ovest e iniziavano a costruire, un muro insuperabile che avrebbe attraversato tutta la città, che avrebbe diviso le famiglie in due e tagliato la strada tra casa e posto di lavoro , scuola e università. Non solo a Berlino ma in tutta la Germania il confine tra est e ovest diventò una trappola mortale. I soldati ricevettero l'ordine di sparare su tutti quelli che cercavano di attraversare la zona di confine. Ogni tentativo di lasciare la DDR in direzione ovest equivaleva ad un suicidio, ma nell'estate del '89 la gente della DDR trovò una via di fuga: erano le ambasciate della Germania Federale a Praga , Versavia e Budapest. Cominciò un assalto in massa a queste tre ambasciate che dovevano ospitare migliaia di persone stanche di vivere nella DDR. Ma il colpo decisivo all'esistenza della DDR arrivò quando l'Ungheria, il 10 settembre del 1989, aprì i suoi confini con l'Austria. La sera del 9 novembre un portavoce del governo della DDR annunciò una riforma piuttosto ampia della legge sui viaggi all'estero, la gente di Berlino est lo interpretò a modo suo: il muro doveva essere abbattuto. Migliaia di persone si riunivano all'est davanti al muro, ma migliaia di persone stavano anche aspettando dall'altra parte del muro, dall'ovest, con ansia e preoccupazione. Nell'incredibile confusione di quella notte, qualcuno,dette l'ordine ai soldati dei posti di blocco di ritirarsi e, tra lacrime e abbracci, migliaia di persone dall'est e dall'ovest , scavalcando il muro, si incontravano per la prima volta dopo 29 anni.
    Il muro di Berlino cade definitivamente.

  • il 07/04/2019
    A. C. - Gallico (RC)
    ha commentato:

    Il Trattato di Maastricht, firmato il 7 febbraio 1992 ed entrato in vigore il 1 novembre 1993 , è l’atto fondativo dell’Unione Europea.Ratificato dagli allora dodici paesi delle Comunità Europee,indica i criteri politici ed economici per poter aderire all’ Unione.Fin dall’inizio degli anni ‘80, comincia ad affermarsi l’idea di una maggiore integrazione anche politico dell’Europa, capace di andare oltre la realtà della Comunità Economica Europea (CEE). Il successivo realizzarsi dell’Unione Europea fu un riflesso della volontà di abbandonare il principio della cooperazione tra stati sovrani per puntare alla loro progressiva integrazione politica ed economica.La riunificazione della Germania nel 1989 e la fine del sistema a due blocchi avevano creato le condizioni per accelerare questo processo.Il Trattato di Maastricht introdusse inoltre il concetto di cittadinanza europea, di cui godono tutti i cittadini degli stati membri dell’Unione.La cittadinanza europea assegna il diritto di residenza in ogni stato membro, il diritto di votare ed essere votato nelle elezioni locali e il diritto di presentare una petizione al Parlamento Europeo sui temi di competenza comunitaria