Sabato 23 marzo - ore 11:40-12:40 - Consulenza tecnica da remoto col dott. Lorenzo Frattini, responsabile del Distretto di Reggio Emilia di ARPAE - Area Prevenzione Ambientale Ovest (allegato 4)

  • Pubblicato il 15/04/2024
  • da L. S. - Reggio Emilia

I nostri docenti hanno invitato il Responsabile ARPAE - Distretto di Reggio E., per consentirci di ampliare il quadro delle azioni di prevenzione ambientale messe in atto dai diversi attori istituzionali. Frattini (VIDEO di un momento dell’intervento) ha evidenziato comportamenti riprovevoli e spesso illeciti di cittadini che "smaltiscono" i propri rifiuti abbandonandoli in luoghi più o meno visibili, strade urbane comprese. Ha documentato, attraverso immagini eloquenti, pratiche scorrette di smaltimento che, pur riguardando soprattutto rifiuti speciali, hanno rappresentato per noi una conferma della necessità di individuare strategie per ridurre la produzione di rifiuti, al fine di prevenirne l’abbandono e promuovere una cittadinanza responsabile.
Ancora una volta, siamo giunti alla conclusione che gli incentivi più efficaci sono sicuramente quelli economici, posto che, come ha ben evidenziato Frattini, lo smaltimento dei rifiuti che Arpae rinviene, abbandonati nelle campagne, sono per la maggior parte rifiuti ingombranti, il cui smaltimento è costoso. Ma abbiamo individuato un ulteriore incentivo, con le parole di Frattini lo chiameremo “incentivo di comodità”: smaltire determinati rifiuti è anche, spesso, scomodo, perché occorre portarli in discarica o all’isola ecologica, che magari si trovano lontane dalle abitazioni. Quindi, oltre che ad una dislocazione il più possibile capillare di punti di raccolta dei rifiuti, abbiamo pensato soprattutto all’attivazione di servizi di raccolta: se un soggetto, diciamo istituzionale, passasse con regolarità presso le nostre abitazioni per raccogliere alcune tipologie di rifiuti particolari (indumenti non più utilizzati, piuttosto che imballaggi o oggettistica varia, ecc.), probabilmente se ne registrerebbe una minore produzione; e se poi tali “rifiuti” venissero direttamente destinati al riciclo o al riuso dai medesimi soggetti, il cerchio virtuoso risulterebbe chiuso. In alternativa ai soggetti istituzionali, abbiamo ipotizzato che anche soggetti privati potrebbero trovare conveniente il “giro rifiuti” presso le abitazioni, se incentivati economicamente. Nella realtà reggiana esistono numerosi mercatini dell’usato: ciò che manca è proprio, a nostro avviso, un servizio di raccolta “porta a porta” anche per gli oggetti riutilizzabili, come già avviene per le frazioni di rifiuti urbani che possono essere differenziate. Ma il nostro obiettivo è quello di ridurre, prima ancora che differenziare.
Allegato 4:
https://docs.google.com/document/d/1So6_gOnsWL_-SVeS5CiLygsvt9wG80K6r6Rt0Qqzesk/edit?usp=drive_link
Video:
https://drive.google.com/file/d/1SZsw_x0Xu1-T0DpG-aRPPI_pABCTFz91/view
Immagini rifiuti abbandonati:
https://drive.google.com/drive/folders/1mYxKNn2m3ca4DlDmDu4c7JvWHlNNQMAs