Vorrei una legge che... Visita all'Istituto Comprensivo 10 Scuola primaria "Gualandi" di Bologna

Vorrei una legge che... Visita all'Istituto Comprensivo 10 Scuola primaria "Gualandi" di Bologna

La sede dell'Istituto Comprensivo n. 10 di Bologna ha ospitato lunedì 21 maggio la premiazione del concorso "Vorrei una legge che...": protagonisti gli studenti della scuola primaria Gualandi, che hanno ottenuto la menzione speciale con il progetto "Disposizioni in materia di sostegno ai poveri ed apertura di centri di solidarietà, mense e dormitori per tutti i bisognosi".
A consegnare loro attestati e targa, i senatori Paola Boldrini, Michela Montevecchi, Daniele Manca e Edoardo Patriarca.
Dopo il saluto del dirigente scolastico, Emilio Porcaro, la vice sindaco di Bologna, Marilena Pillati, ha espresso ai ragazzi e alle insegnanti i suoi complimenti e la sua gratitudine per un lavoro così importante e approfondito sul tema della solidarietà: alle parole della vice sindaco si è associato anche il provveditore agli studi, Giovanni Schiavone.
La parola è poi passata ai bambini, che hanno presentato a più voci la nascita e la sintesi del loro progetto, dalla definizione di povero fino alle modalità organizzative dei Centri di solidarietà per aiutare i più bisognosi. I piccoli legislatori hanno infatti descritto la proposta e votazione del tema da affrontare e hanno illustrato nel dettaglio l'articolato.
Molto attenti i senatori, che hanno poi dialogato con loro sul tema scelto e sulla sua declinazione: la senatrice Boldrini si è soffermata sull'aspetto della scelta democratica e di quanto sia stato importante per i bambini confrontarsi con la cittadinanza attiva, soprattutto nell'ascoltare i bisogni degli altri.
Il senatore Manca ha sottolineato di come il diritto all'istruzione rimuova tutti gli ostacoli, complimentandosi con la duplice bellezza degli studenti e degli insegnanti. Anche lui ha rimarcato la necessità che tutti si occupino vicendevolmente gli uni degli altri, a prescindere dalla propria condizione.
Il senatore Patriarca ha ringraziato i bambini per la bella giornata, testimonianza di una scuola che funziona. Ha raccomandato ai ragazzi di avere cura delle loro maestre, perché cresceranno fortunati avendo incontrato insegnanti "colorati".
Infine, la senatrice Montevecchi ha apprezzato l'empatia di questo lavoro, perché in un mondo dominato dal virtuale, è fondamentale recuperare la vita reale e camminare insieme con gli altri: i ragazzi hanno infatti capito che insieme è più bello e si arriva più lontano. Del progetto ha sottolineato inoltre il prendersi cura di tutti gli aspetti, materiali e spirituali, che permettono a tutti di vivere e non solo sopravvivere.
C'è stato poi spazio per alcune domande e curiosità da parte dei bambini e la consegna degli attestati, con le foto di gruppo di rito. A chiudere la mattinata, il canto dell'Inno d'Italia.