Possiamo sempre far qualcosa - Gli studenti dell'IC "Paolo Borsellino" di Mazara del Vallo (Tp) incontrano il sen. Cosimo Latronico

Possiamo sempre far qualcosa - Gli studenti dell'IC "Paolo Borsellino" di Mazara del Vallo (Tp) incontrano il sen. Cosimo Latronico

Il senatore Cosimo Latronico saluta gli studenti dell'Istituto Comprensivo "Paolo Borsellino" di Mazara del Vallo (Tp) introducendo i concetti di potere legislativo e bicameralismo perfetto. Lo fa perché il suo uditorio è rappresentato da ragazzi di terza media che di lì a poco entreranno a Palazzo Madama per assistere a una seduta del Senato. La discussione, però, si sposta ben presto sul terreno della legalità: il senatore è membro della Commissione Antimafia e i giovani studenti sono lì per parlare, a vent'anni di distanza, dell'uccisione del magistrato a cui è intitolata la loro scuola. Insieme con Paolo Borsellino, che sentiranno parlare nel filmato introduttivo, vedranno anche le immagini dell'attentato in cui morì Giovanni Falcone.
Latronico comincia proprio da Borsellino, che definisce "non un eroe, era un uomo normale, che però aveva fatto del suo quotidiano lavoro un atto eroico, perché lo viveva con intensità e coinvolgimento".
Falcone e Borsellino erano due giudici che hanno compiuto fino in fondo il loro lavoro, fino al sacrificio estremo, anche se il senatore ha augurato ai ragazzi che non ci sia mai necessità di sacrifici estremi.
Oggi l'attività di contrasto alla criminalità organizzata è portata avanti dalle forze dell'ordine e dalla magistratura, insieme con la Commissione Antimafia che si occupa di questo fenomeno. Il senatore ha parlato della mafia come di un'esperienza che ha anticipato il mondo globalizzato, perché da locale che era all'inizio, si è insediata in ambienti anche molto lontani dalla Sicilia e sempre in presenza di notevole traffico economico, leva fondamentale dell'attività mafiosa.
Parlando della Commissione, il senatore ha spiegato i metodi di indagine sul fenomeno mafioso, che continua e si evolve in diverse forme, sempre più sofisticate, in regioni nuove, nel Veneto, in Lombardia, in Liguria: il legislatore osserva questi cambiamenti e prova a contrastarli. Inoltre, è emerso che la mafia prospera anche in ambienti sociali particolarmente ricettivi e per questo va innanzitutto sradicata dal cuore, prima che dal territorio.
Latronico si è poi rivolto direttamente ai giovani, chiamandoli a essere distanti da forme di mafiosità e atteggiamenti sui cui possono attecchire certi comportamenti, spingendoli a interessarsi e appassionarsi a valori come la legalità e la democrazia, per crescere nell'età migliore con una prospettiva più rosea per il futuro.