Veni, vidi, vici...

• Vincitore
• Anno scolastico 2018-2019
• Presentato da I.C. 6 Scuola Secondaria di I grado "Irnerio", Bologna

Elaborato finale (video): "Veni, vidi, vici"

Art. 13    
Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.

Analizzando con la classe il concetto di stato e confine ci siamo interrogati sull’esperienza personale del viaggio. Personale, familiare, spirituale? In un momento storico in cui gli adolescenti cercano una reale identità personale e sono confusi da idee di appartenenza ad un gruppo, il viaggio rappresenta un’unica via di fuga tra domande esistenziali e problematiche a cui non sanno rispondere. Partendo da un videogioco tanto amato dai ragazzi, abbiamo cominciato a definire il viaggio come fonte di arricchimento personale, chiedendoci: perché un videogioco ha bisogno di strutturare delle azioni dei protagonisti, liberando un territorio o limitando dei confini? L’articolo scelto, il 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, calza a pennello. Abbiamo quindi esaminato l’articolo attraverso una visione positiva che vede come unico attore il viaggio. Contestualizzando l’articolo all’interno del gruppo classe, abbiamo raccolto le prime testimonianze, varie e copiose di sentimenti. Le esperienze raccolte hanno dato vita ad una fucina di idee. Ci siamo serviti di articoli di mensili specializzati per i viaggi, fino ad arrivare alla lettura dei principali quotidiani che testimoniano cronache di vita comune; donne che viaggiano da sole, l’uomo che ha visitato tutti i 196 paesi del mondo. Abbiamo strutturato poi il lavoro dividendo la classe in gruppi omogenei di pari responsabilità che hanno creato dei questionari anonimi da porgere a discenti, docenti, operatori scolastici, familiari ed amici. Il questionario è composto da dieci domande, tutte create dai ragazzi: cosa vuol dire per te viaggio? Hai mai mangiato chakouka? Conosci il significato di emigrazione? Conosci il significato di immigrazione? Cos’è un confine? Dalla raccolta dei dati oggettivi gli alunni proporranno dei grafici con immagini degli intervistati, affiancate da alimenti assaporati durante il viaggio. Si realizzeranno brevi video, interviste fatte a viaggiatori che hanno compiuto il viaggio per diversi motivi: 1. familiari (ricongiungimenti, visite a figli, genitori, amici, amori) 2. economici (esigenze lavorative) 3. spirituali (modalità natura) 4. politici (perseguitati, rifugiati) Testimonianze raccolte presso famiglie che hanno accolto migranti al “semaforo”. La classe svilupperà inoltre un laboratorio sportivo/artistico/teatrale fatto in classe e con alunni della stessa sezione (1^, 2^, 3^) sulla conoscenza di confine: - esercizi fatti in collaborazione con le docenti di Arte e Motoria (linee tracciate come confine per un campo da calcio); - confini grafici dati da percezioni visive (la prospettiva e la sua assenza); - esercizi di fiducia motivazionale nell’abbandono dei corpi (esercizio a due). Attraverso gli stimoli ricevuti, dati da letture di grandi scrittori (da Verne a Terzani), gli alunni svilupperanno un piccolo spettacolo teatrale in cui il viaggio è…. interiore. In tal modo, attraverso percorsi guidati, i protagonisti si spoglieranno delle paure personali e delle aspettative date dal viaggio stesso. Alla fine del percorso si inviteranno testimoni dei questionari, alunni della scuola e tutti i protagonisti del percorso formativo alla strana merenda. Gli alunni, dopo lo spettacolo teatrale, si scambieranno merende provenienti da tutto il mondo, in cui gli immigrati e non, presenti nel contesto scolastico, scambiando il background culinario portano... le merende di appartenenza. La riflessione su tale articolo coadiuva una trasversalità didattico-metodologica con ricadute educative e comportamentali in tutti i partecipanti, partendo da elementi semplici e vicini agli alunni, come i video giochi, fino alla umanità e alla grandezza delle paure di tutti verso il diverso.