Disposizioni per l’istituzione di una Carta a tempo, denominata Time-card, ed introduzione dell’impronta digitale sulle slot-machine, per la prevenzione e il contrasto alla ludopatia

  • Pubblicato il 03 Aprile 2019
  • da I.T.E. "G. Russo", Paternò (Catania)
Disposizioni per l’istituzione di una Carta a tempo, denominata Time-card, ed introduzione dell’impronta digitale sulle slot-machine, per la prevenzione e il contrasto alla ludopatia

Onorevoli senatori! - Il Ministero della salute ha ufficialmente riconosciuto la ludopatia come patologia che richiede si mettano in campo tutte le azioni di prevenzione, cura e riabilitazione per i soggetti che ne sono affetti. Il giocatore ludopatico a un certo punto non riesce a staccarsi più dalla macchina, cadendo in quel precipizio che lo porterà inesorabilmente sempre più in basso, precipizio che molto spesso è senza vie d’uscita o di ritorno. Uno studio rivela che nel corso del 2017 quasi 17 milioni di italiani hanno giocato d’azzardo almeno una volta. (Dati rilevati dal “Libro blu” 2017).Di questi oltre 1 milione sono studenti e questo numero è in costante aumento. Gli studi più recenti confermano che gli uomini sono maggiormente predisposti, rispetto alle donne, a giocare d’azzardo e a sviluppare la dipendenza. Inoltre il maggior numero di giocatori problematici e patologici ha un’età compresa tra i 20 e i 50 anni. Gli ultimi dati mostrano un marcato aumento (26%) del gioco on-line, che nel 2017 ha visto un volume di affari pari a 26,9 miliardi di euro. Nonostante le crescenti difficoltà economiche delle famiglie italiane, legate alla crisi economica e sociale che affligge il nostro Paese, ci sono sempre più persone che si avvicinano al gioco d’azzardo. L’aumento del numero di giocatori è stato determinato da più fattori, come la continua differenziazione dei giochi esistenti e la diffusione capillare dei luoghi dove giocare (si noti, ad esempio, la trasformazione dei tabaccai in veri e propri piccoli “casinò”, la presenza delle slot machine nei bar, e la crescita delle forme di azzardo on-line). La dipendenza dal gioco è spesso causa della perdita del lavoro da parte di chi ne è afflitto perché induce all'assenteismo e alla minore produttività, oltre ad essere motivo di ansia, depressione e propensione al suicidio.
Gli interventi normativi, sia comunitari che nazionali, contengono una serie di divieti e sanzioni, con l’intento di punire più che prevenire e contrastare il fenomeno.
Sulla base delle precedenti considerazioni, riteniamo quanto mai opportuno un intervento normativo da parte del legislatore e per questo esponiamo il presente Disegno di Legge, contenente misure di prevenzione e monitoraggio del fenomeno della ludopatia, che trovano giustificazione nei principi fondamentali della Costituzione in materia di tutela della salute.


Art. 1
(Definizione di Ludopatia)
1. Ai sensi e per gli effetti della presente legge, in conformità a quanto disposto dal Ministero della Salute, per Ludopatia si intende l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze”.

Art. 2
(Livelli essenziali di assistenza per la cura della ludopatia)
1. Nel rispetto degli equilibri programmati di finanza pubblica, si provvede ad aggiornare i livelli essenziali di assistenza con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da ludopatia.

Art. 3
(Intervento di prevenzione: introduzione dell’impronta digitale su tutte le slot-machine)
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge è prevista l’introduzione dell’impronta digitale su tutte le slot-machine, al fine di individuare l’età del giocatore e impedire ai minori di accostarsi al gioco. 

Art. 4
(Istituzione di una Carta a tempo - Time-card - per l’uso di slot-machine e apparecchi similari)
1.    E’ istituita una Carta a tempo (d’ora in poi denominata Time-card) per ciascun giocatore, carta personale e non cedibile, contenente tre diversi tempi limite di gioco ( 60 minuti,120 minuti, 180 minuti) e una diversa tempistica rispetto alla possibilità di accesso alla ricarica (150 minuti, mezza giornata e l’intera giornata nel secondo e terzo caso).
2.    Esaurito il tempo a disposizione, il giocatore non ha più possibilità di continuare a giocare, né di accedere al sistema in alcun modo.

Art. 5
(Istituzione di un Portale web per la gestione e la ricarica delle time-card)
1. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, una Commissione interministeriale, composta da rappresentanti dei Ministeri dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dell’Economia e delle Finanze, e della Salute, provvede alla creazione di un Portale per la gestione e la ricarica delle time-card.

Art.6
(Modalità di rilascio e di funzionamento della time-card)
1. I gestori e gli esercenti di Bar, Tabaccherie, Sale giochi e di ogni altro luogo ove siano collocate slot-machine e/o apparecchi similari, dietro compilazione di apposita scheda, rilasciano gratuitamente, ad ogni persona maggiorenne che ne faccia richiesta, una time-card contrassegnata da un codice identificativo, che l’utente attiva direttamente sul Portale di cui all’art. 5.
2.    Alla conferma dell’attivazione, il giocatore riceve le credenziali per l’accesso al sistema
che gli consentono di:
·    Impostare il tempo di gioco
·    Ricaricare la time- card
•    Monitorare i tempi di gioco settimanali e mensili

Art.7
(Piano nazionale di prevenzione e istituzione di corsi di informazione e formazione nelle scuole secondarie di secondo grado)
1.    La Commissione interministeriale di cui all’ art. 5, predispone un Piano nazionale per la prevenzione e il contrasto alla ludopatia, e provvede ogni anno, entro il mese di giugno, ad emanare e /o integrare apposite Indicazioni per l’istituzione di corsi di informazione e formazione, rivolte agli studenti dell’ultimo biennio e del quinto anno delle Scuole secondarie di secondo grado.
2.    Le Scuole di cui al precedente comma, nel rispetto di quanto contenuto nelle Indicazioni interministeriali, dedicano ogni anno almeno otto ore ad attività di informazione e prevenzione della ludopatia.

Art. 8
(Avvio di una Campagna di Comunicazione per la prevenzione delle Ludopatie e istituzione di una Giornata nazionale di sensibilizzazione)
1.I Ministeri dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, e della Salute, in cooperazione con la Commissione Europea, realizzano Comunicazioni Istituzionali di sensibilizzazione nei confronti della ludopatia.
2. È istituita una Giornata nazionale per la prevenzione e l’informazione sui rischi legati al gioco, alla realizzazione della quale collaborano le Istituzioni scolastiche, le Associazioni e gli Enti pubblici interessati.

Art.9
(Istituzione di un tavolo tecnico permanente e relativo protocollo d’intesa)
1.Al fine di monitorare in tempo reale e svolgere, al tempo stesso, attività di prevenzione, controllo e irrogazione delle sanzioni, è istituito un tavolo tecnico permanente tra il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
2. I rappresentanti dei tre Ministeri suindicati stilano un Protocollo d’Intesa al fine di rafforzare la collaborazione interistituzionale per migliorare e coordinare le attività previste dai precedenti articoli.

Art. 10
(Modifiche delle sanzioni penali e amministrative)
1. Dalla data dell’entrata in vigore della presente legge, le sanzioni amministrative e penali previste per il gioco d’azzardo, gioco illegale e gioco irregolare sono inasprite nella misura del 100%.

Art. 11
(Copertura finanziaria)
1. Agli oneri derivanti dalla presente legge si provvede mediante i fondi derivanti dall’inasprimento delle sanzioni di cui all’articolo 9.
 

il 16/04/2019
E. G. - Paternó CT
ha proposto il seguente emendamento:
EMENDAMENTO AGGIUNTIVO

Art. 4. Al comma 1, dopo il punto, aggiungere le seguenti parole:

Il limite massimo di ricariche mensili è di tre ricariche per ciascun tempo di gioco.
Approvato
  • Voti totali: 16
  • Favorevoli: 16
  • Contrari: 0
  • Astenuti: 0
il 16/04/2019
V. C. - Paternò (CT)
ha proposto il seguente emendamento:
EMENDAMENTO SOSTITUTIVO

ART. 3. Al comma 1, sostituire le parole da "A decorrere..." fino a " digitale" con le seguenti:

Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge è introdotta l'impronta digitale.
Approvato
  • Voti totali: 15
  • Favorevoli: 14
  • Contrari: 0
  • Astenuti: 1
il 17/04/2019
S. C. - PATERNO'
ha proposto il seguente emendamento:
Sharon Celia I.T.E. G. Russo, Paternó CT
ha proposto il seguente emendamento:
EMENDAMENTO AGGIUNTIVO
Art 8. Al comma 1, dopo il punto, aggiungere le seguenti parole:
Si vieta l'inserimento di messaggi pubblicitari di giochi con vincite in denaro nelle trasmissioni televisive e radiofoniche, nonché, sui giornali, riviste e pubblicazioni.
Approvato
  • Voti totali: 15
  • Favorevoli: 15
  • Contrari: 0
  • Astenuti: 0
il 17/04/2019
M. R. - Paternò
ha proposto il seguente emendamento:
Morena Rosselli I.T.E. G. RUSSO Paternò ha proposto il seguente
Emendamento Aggiuntivo:
Art.4 aggiungere il seguente comma 1 bis:
Il limite massimo di ciascuna ricarica della Carta a tempo è fissato in € 100,00.
Approvato
  • Voti totali: 15
  • Favorevoli: 14
  • Contrari: 1
  • Astenuti: 0

Onorevoli senatori! - Il Ministero della salute ha ufficialmente riconosciuto la ludopatia come patologia che richiede si mettano in campo tutte le azioni di prevenzione, cura e riabilitazione per i soggetti che ne sono affetti. Il giocatore ludopatico a un certo punto non riesce a staccarsi più dalla macchina, cadendo in quel precipizio che lo porterà inesorabilmente sempre più in basso, precipizio che molto spesso è senza vie d’uscita o di ritorno. Uno studio rivela che nel corso del 2017 quasi 17 milioni di italiani hanno giocato d’azzardo almeno una volta. (Dati rilevati dal “Libro blu” 2017).Di questi oltre 1 milione sono studenti e questo numero è in costante aumento. Gli studi più recenti confermano che gli uomini sono maggiormente predisposti, rispetto alle donne, a giocare d’azzardo e a sviluppare la dipendenza. Inoltre il maggior numero di giocatori problematici e patologici ha un’età compresa tra i 20 e i 50 anni. Gli ultimi dati mostrano un marcato aumento (26%) del gioco on-line, che nel 2017 ha visto un volume di affari pari a 26,9 miliardi di euro. Nonostante le crescenti difficoltà economiche delle famiglie italiane, legate alla crisi economica e sociale che affligge il nostro Paese, ci sono sempre più persone che si avvicinano al gioco d’azzardo. L’aumento del numero di giocatori è stato determinato da più fattori, come la continua differenziazione dei giochi esistenti e la diffusione capillare dei luoghi dove giocare (si noti, ad esempio, la trasformazione dei tabaccai in veri e propri piccoli “casinò”, la presenza delle slot machine nei bar, e la crescita delle forme di azzardo on-line). La dipendenza dal gioco è spesso causa della perdita del lavoro da parte di chi ne è afflitto perché induce all'assenteismo e alla minore produttività, oltre ad essere motivo di ansia, depressione e propensione al suicidio.
Gli interventi normativi, sia comunitari che nazionali, contengono una serie di divieti e sanzioni, con l’intento di punire più che prevenire e contrastare il fenomeno.
Sulla base delle precedenti considerazioni, riteniamo quanto mai opportuno un intervento normativo da parte del legislatore e per questo esponiamo il presente Disegno di Legge, contenente misure di prevenzione e monitoraggio del fenomeno della ludopatia, che trovano giustificazione nei principi fondamentali della Costituzione in materia di tutela della salute.
 

Art. 1
(Definizione di Ludopatia)
1. Ai sensi e per gli effetti della presente legge, in conformità a quanto disposto dal Ministero della Salute, per Ludopatia si intende l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze”.
Art. 2
(Livelli essenziali di assistenza per la cura della ludopatia)
1. Nel rispetto degli equilibri programmati di finanza pubblica, si provvede ad aggiornare i livelli essenziali di assistenza con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da ludopatia.
Art. 3
(Intervento di prevenzione: introduzione dell’impronta digitale su tutte le slot-machine)
1. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge è introdotta l'impronta digitale su tutte le slot-machine, al fine di individuare l’età del giocatore e impedire ai minori di accostarsi al gioco.

Art. 4
(Istituzione di una Carta a tempo - Time-card - per l’uso di slot-machine e apparecchi similari)
1. È istituita una Carta a tempo (d’ora in poi denominata Time-card) per ciascun giocatore, carta personale e non cedibile, contenente tre diversi tempi limite di gioco (60 minuti,120 minuti, 180 minuti) e una diversa tempistica rispetto alla possibilità di accesso alla ricarica (150 minuti, mezza giornata e l’intera giornata nel secondo e terzo caso). Il limite massimo di ricariche mensili è di tre ricariche per ciascun tempo di gioco.
1bis. Il limite massimo di ciascuna ricarica della Carta a tempo è fissato in € 100,00.

2. Esaurito il tempo a disposizione, il giocatore non ha più possibilità di continuare a giocare, né di accedere al sistema in alcun modo.
Art. 5
(Istituzione di un Portale web per la gestione e la ricarica delle time-card)
1. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, una Commissione interministeriale, composta da rappresentanti dei Ministeri dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dell’Economia e delle Finanze, e della Salute, provvede alla creazione di un Portale per la gestione e la ricarica delle time-card.
Art.6
(Modalità di rilascio e di funzionamento della time-card)
1. I gestori e gli esercenti di Bar, Tabaccherie, Sale giochi e di ogni altro luogo ove siano collocate slot-machine e/o apparecchi similari, dietro compilazione di apposita scheda, rilasciano gratuitamente, ad ogni persona maggiorenne che ne faccia richiesta, una time-card contrassegnata da un codice identificativo, che l’utente attiva direttamente sul Portale di cui all’art. 5.
2. Alla conferma dell’attivazione, il giocatore riceve le credenziali per l’accesso al sistema
che gli consentono di:
- Impostare il tempo di gioco
- Ricaricare la time- card
- Monitorare i tempi di gioco settimanali e mensili.

Art.7
(Piano nazionale di prevenzione e istituzione di corsi di informazione e formazione nelle scuole secondarie di secondo grado)
1. La Commissione interministeriale di cui all’art. 5, predispone un Piano nazionale per la prevenzione e il contrasto alla ludopatia, e provvede ogni anno, entro il mese di giugno, ad emanare e /o integrare apposite Indicazioni per l’istituzione di corsi di informazione e formazione, rivolte agli studenti dell’ultimo biennio e del quinto anno delle Scuole secondarie di secondo grado.
2. Le Scuole di cui al precedente comma, nel rispetto di quanto contenuto nelle Indicazioni interministeriali, dedicano ogni anno almeno otto ore ad attività di informazione e prevenzione della ludopatia.

Art. 8
(Avvio di una Campagna di Comunicazione per la prevenzione delle Ludopatie e istituzione di una Giornata nazionale di sensibilizzazione)
1.I Ministeri dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, e della Salute, in cooperazione con la Commissione Europea, realizzano Comunicazioni Istituzionali di sensibilizzazione nei confronti della ludopatia. Si vieta l'inserimento di messaggi pubblicitari di giochi con vincite in denaro nelle trasmissioni televisive e radiofoniche, nonché, sui giornali, riviste e pubblicazioni.
2. È istituita una Giornata nazionale per la prevenzione e l’informazione sui rischi legati al gioco, alla realizzazione della quale collaborano le Istituzioni scolastiche, le Associazioni e gli Enti pubblici interessati.

Art.9
(Istituzione di un tavolo tecnico permanente e relativo protocollo d’intesa)
1.Al fine di monitorare in tempo reale e svolgere, al tempo stesso, attività di prevenzione, controllo e irrogazione delle sanzioni, è istituito un tavolo tecnico permanente tra il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
2. I rappresentanti dei tre Ministeri suindicati stilano un Protocollo d’Intesa al fine di rafforzare la collaborazione inter istituzionale per migliorare e coordinare le attività previste dai precedenti articoli.

Art. 10
(Modifiche delle sanzioni penali e amministrative)
1. Dalla data dell’entrata in vigore della presente legge, le sanzioni amministrative e penali previste per il gioco d’azzardo, gioco illegale e gioco irregolare sono inasprite nella misura del 100%.

Art. 11
(Copertura finanziaria)
1. Agli oneri derivanti dalla presente legge si provvede mediante i fondi derivanti dall’inasprimento delle sanzioni di cui all’articolo 9.

Approfondimento

Approfondimento normativo

Il quadro normativo esistente presenta una complessa serie di interventi, succedutisi nel tempo, messi in atto da molte Amministrazioni regionali e locali, per contrastare la crescita incontrollata dell’offerta da gioco e la diffusione della ludopatia nel nostro Paese. Tali interventi hanno di norma superato il vaglio di legittimità dei giudici amministrativi, chiamati a pronunciarsi sulle istanze di annullamento presentate dagli esercenti, anche attraverso il ricorso straordinario al Capo dello Stato. Data l’eterogeneità degli interventi posti in essere di contrasto al fenomeno della ludopatia nelle diverse aree del territorio nazionale, si è avvertita l’esigenza di raccogliere in un’organica disciplina nazionale le esperienze più incisive ed efficaci realizzate a livello regionale e locale.

Le amministrazioni comunali hanno individuato varie modalità per regolamentare la materia volta al contrasto della diffusione nel territorio delle sale da gioco, ed il fenomeno della ludopatia.

Una prima tipologia di intervento riguarda la collocazione delle sale da gioco. Il contenzioso si è incentrato soprattutto sulla questione delle distanze minime dai luoghi cosiddetti “sensibili” che sono state precisate da molte leggi regionali e provinciali. Ciò ha legittimato l’intervento dei comuni che, in qualità di enti territoriali, non hanno potestà normativa nel determinare l’ individuazione e relativa installazione dei giochi leciti, ma possono incidere su altri fattori, quali ad esempio la prossimità a determinati luoghi e la gestione della pubblicità, che potrebbero, da un canto, indurre al gioco un pubblico costituito da soggetti psicologicamente più vulnerabili od immaturi e, quindi, maggiormente esposti alla capacità suggestiva dell’illusione di conseguire, tramite il gioco, vincite e facili guadagni; dall’altro, influire sulla viabilità delle aree interessate.

Andando oltre la normativa nazionale, occorre precisare che manca però una normativa comunitaria specifica sul gioco d’azzardo. Negli ultimi anni il Parlamento europeo ha provveduto a sopperire a tale mancanza, approvando nel 2013 una Risoluzione nella quale si afferma la legittimità degli interventi degli Stati membri a protezione dei giocatori, anche a compressione di alcuni principi cardine dell’ordinamento comunitario come, ad esempio, la libertà di stabilimento e la libera prestazione dei servizi. E’ necessario infatti contrastare i possibili effetti negativi che possono avere gravi conseguenze sia a livello personale di salute del singolo giocatore , che rischia di sviluppare una forma di dipendenza, che a livello sociale, a causa delle numerose frodi in cui spesso il giocatore può incorre, abbagliato dalla prospettiva di un facile guadagno, per ottenere il quale, spesso è costretto, al contrario, ad indebitarsi secondo modalità non legale, che lo intrappolano in un sistema dal quale è estremamente difficile uscire fuori senza gravi conseguenze. Nel 2014 la Commissione Europea è intervenuta sul tema con una raccomandazione sul gioco d’azzardo on line, con cui ha stabilito i principi che gli Stati membri sono invitati ad osservare al fine di tutelare i consumatori, con particolare attenzione ai minori e ai soggetti più deboli. Si sottolinea la necessità di fornire informazioni ai giocatori circa i rischi cui vanno incontro, di realizzare una pubblicità responsabile, di vietare ai minori l’accesso al gioco d’azzardo on line, di creare un conto di gioco per determinare l’identità e, soprattutto, l’età del consumatore, con fissazione di un limite di spesa e messaggi periodici su vincite e perdite realizzate; e, ancora, di prevedere linee telefoniche per fornire assistenza ai giocatori, un’attività formativa anche per i dipendenti delle case da gioco e campagne di informazione sui rischi legati al gioco d’azzardo.

L’ ultimo intervento normativo a livello nazionale, sul contrasto del gioco d’azzardo, reca la data del 9 agosto 2018 (Legge 96/2018, di conversione del Decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87): in esso si stabilisce il divieto assoluto di qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, indipendentemente dal mezzo utilizzato, comprese le 
manifestazioni sportive, culturali ed artistiche. In caso di violazione, è prevista una sanzione pari al 20% del valore della pubblicità, con un importo minimo di euro 50.000. Lo stesso provvedimento prevede che, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, il Governo predisponga una proposta di riforma sui giochi pubblici, volta da una parte a contrastare il gioco illegale, dall’altra a garantire l’invarianza delle entrate erariali.

L’art. 9bis prevede una relazione annuale dei Ministri dell’Economia e della Salute relativamente ai risultati del monitoraggio dell’offerta dei giochi, mentre l’art.9ter dispone, a tutela dei minori, che l’accesso alle slot machine sia consentito solo tramite tessera sanitaria.

Il Disegno di legge che viene oggi presentato contiene misure di prevenzione e monitoraggio del fenomeno della ludopatia, che trovano giustificazione nei principi fondamentali della Costituzione in materia di tutela della salute.
Esso intende arginare il fenomeno della ludopatia ormai in crescente evoluzione, per contrastare la diffusione del gioco irregolare o illegale in Italia, al fine di tutelare la sicurezza, l’ordine pubblico ed i consumatori, soprattutto minorenni, con l’introduzione di una Time-Card collegata a ciascun giocatore; tale Card contiene un tempo limite di gioco, esaurito il quale il giocatore non potrà più continuare a giocare né accedere al sistema. Ciò, per contrastare e prevenire le dipendenze dal gioco patologico con una sorta di autolimitazione obbligatoria. Al fine di rendere operativo tale sistema occorrerà modificare le modalità di accesso ai vari tipi di giochi, on line e non, collegandoli alla predetta card.

Appare auspicabile, altresì, che venga avviata la discussione in parlamento anche su altri aspetti del contrasto del disturbo da gioco d’azzardo, con particolare riferimento alla drastica riduzione dell’offerta e allo stanziamento di risorse per il recupero dei soggetti affetti da ludopatia.
 

Approfondimento tematico

Il gioco d’azzardo è una piaga sociale che purtroppo interessa molti Paesi del mondo. Esso ha assunto dimensioni rilevanti anche nel nostro Paese, infatti l’Italia si posiziona prima in Europa per numero di giocatori e spesa pro-capite. Uno studio rileva che nel corso del 2017 quasi 17 milioni di italiani hanno giocato d’azzardo almeno una volta, ed il l dato risulta purtroppo in costante crescita dal 2007, dati rilevati dal LIBRO BLU 2017. Tale fonte ci informa anche dell’aumento del 6% del volume di denaro giocato dagli italiani rispetto all’anno precedente. Gli ultimi dati mostrano un marcato aumento (26%) del gioco on-line, che nel 2017 ha visto un volume di affari pari a 26,9 miliardi di euro.
Il profilo del giocatore medio, secondo uno studio pubblicato sulla JOURNAL OF NEUROSCIENCE METHODS, presenta tratti depressivi ed impulsivi, è alla ricerca di emozioni positive, e nutre una profonda mancanza di fiducia negli altri.
La piaga del gioco d’azzardo è purtroppo in crescita anche tra i giovanissimi, e gli ultimi dati ci confermano che la percentuale di studenti maschi che gioca è quasi doppia rispetto a quella delle coetanee. Nonostante nel nostro Paese sia illegale giocare per gli ‘under 18’, si stima che 580.000 di studenti minorenni abbiano giocato d’azzardo nel corso dell’anno 2018.
Nonostante le crescenti difficoltà economiche delle famiglie italiane, legate alla crisi economica e sociale che affligge il nostro Paese, ci sono sempre più persone che si avvicinano al gioco d’azzardo. L’aumento del numero di giocatori è stato determinato da più fattori, come la continua differenziazione dei giochi esistenti e la diffusione capillare dei luoghi dove giocare (si noti, ad
esempio, la trasformazione dei tabaccai in veri e propri piccoli “casinò”, la presenza delle slot machine nei bar, e la crescita delle forme di azzardo on-line).
È quindi facilmente intuibile quale sia l’enorme giro di soldi che circola dietro il gioco d’azzardo, passando dalle VLT al Gratta & Vinci, dalle scommesse al Lotto. Milioni e milioni di persone sono coinvolte in questa “attività ludica”, che trascina dietro di sé una serie di conseguenze gravi, che vanno dalla contrazione di debiti, all’insorgere di situazioni patologiche. Ciò ha portato a riflettere sul rischio per molti soggetti, soprattutto quelli più vulnerabili, di una vera e propria dipendenza comportamentale con gravi disagi per la persona, non solo per l’incapacità di controllare il proprio comportamento, ma anche di poter compromettere l’equilibrio affettivo, lavorativo ed economico, fino all’indebitamento, o peggio, all’irretimento nelle maglie della criminalità organizzata.
Il punto cruciale sul quale porre attenzione è la fase in cui il giocatore, perdendo il controllo, scivola nella dipendenza patologica.
Ed è a questo punto che si parla di ludopatia: patologia ufficialmente riconosciuta in cui rientrano tutti coloro che sono affetti da un’incontrollabile impulso al gioco d’azzardo. Il giocatore affetto, ad un certo punto non riesce più a separarsi più dalla macchina da gioco, cadendo in quel precipizio che lo porterà inesorabilmente sempre più in basso, precipizio che molto spesso è senza vie d’uscita o di ritorno. Il giocatore si crea un suo universo, nel quale esistono sono lui e la macchina, nient’altro. Nella sua testa l’unico scopo è giocare, e continuare ancora a giocare. Di conseguenza perde il controllo del suo corpo, delle sue emozioni e dei suoi pensieri, non riuscendo più a riprendere in mano la realtà. Tutto ciò viene accompagnato dalla perdita della cognizione del tempo, che spinge altresì il giocatore ad escludersi dal mondo circostante e reale, chiudendosi in un mondo virtuale in cui l’unico obiettivo è quello di giocare per sentirsi vivo. Il concentrare il senso della propria vita nel momento del gioco, a poco a poco, conduce ad una situazione caratterizzata dal non aver più il controllo del tempo trascorso a ‘giocare’ e dei soldi che si perdono, ciò che va ad incidere pesantemente sulla complessità e sulla qualità della vita della persona, condizionandola da diversi punti di vista: possono insorgere problemi dal punto di vista professionale e lavorativo; possono ridursi drasticamente i rapporti sociali; le relazioni familiari si fanno più tese e, anche se si persiste nel dire che tutto va bene, si accentua la distanza tra le parti. Tutto, come si diceva, perde di interesse in favore del ‘gioco’. Lo scommettere o il giocare d’azzardo diventerebbero una sorta di vero e proprio bisogno che, se non si riesce a soddisfare, provoca nel giocatore malumore ed irascibilità fino a poter sfociare, nelle situazioni più complesse, in comportamenti manifestamente aggressivi. Proprio per la presenza di questa ricerca spasmodica della possibilità di ‘giocare’, da un punto di vista clinico la ludopatia viene ritenuta similare ai comportamenti compulsivi, incontrollati, che si manifestano nelle persone che hanno a che fare con la dipendenza da sostanze stupefacenti. La causa esatta della ludopatia, cioè l'insorgenza della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, si pensa sia legata all'interazione sfavorevole di fattori biologici ed ambientali. I principali elementi che possono aumentare la probabilità di diventare giocatori "problematici" o patologici possono essere così raggruppati:
·    la presenza di patologie o disturbi psichiatrici come ansia, depressione, disturbi di personalità (per esempio, disturbo borderline), alcolismo o abuso di sostanze, disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività (ADHD) e comportamenti compulsivi;
·    la giovane età: la maggior parte dei giocatori problematici o patologici si colloca nella fascia d'età tra 20 e 50 anni;
·    l'appartenenza al sesso maschile: gli uomini sono più propensi delle donne a giocare d'azzardo e a sviluppare dipendenza. Le donne tendono a essere meno attratte dal gioco e a sviluppare ludopatia in età più avanzata, di solito in concomitanza con stati ansioso-depressivi, disturbo bipolare, insoddisfazione, solitudine e ritiro sociale. In genere, le donne sviluppano dipendenza più rapidamente degli uomini;
·    assunzione di farmaci (dopamino-agonisti) per la cura della malattia di Parkinson e della sindrome delle gambe senza riposo, in presenza di una specifica predisposizione su base neurologica, non prevedibile a priori, a sviluppare questo effetto collaterale;
·    caratteristiche di personalità quali: spirito marcatamente competitivo, tendenza a lavorare molte ore al giorno senza averne realmente bisogno né essere obbligato a farlo (workholism), irrequietezza/iperattività, tendenza ad annoiarsi in fretta;
·    scarsa consapevolezza della dinamica e delle basi matematiche dei giochi d'azzardo, con conseguente sovrastima delle probabilità individuali di vittoria e/o convinzione di poterle aumentare con strategie specifiche;
·    esposizione a un'elevata offerta di possibilità di gioco e scommesse a soggetti sensibili o predisposti alla ludopatia, specie se associata a messaggi fuorvianti in merito alle effettive possibilità di vittoria o comunque, più o meno velatamente, istiganti a giocare in modo eccessivo.
In Italia la cura del gioco d'azzardo patologico è piuttosto recente. In alcune regioni i SerT (Servizi per le dipendenze patologiche delle ASL) hanno istituito specifiche équipe, composte da medici, psicologi, assistenti sociali, educatori, infermieri, che si occupano di diagnosi e cura della ludopatia. A questo, poi, si aggiungono associazioni che si occupano di mutuo aiuto. Inoltre, a partire dal gennaio del 2017, l’aggiornamento dei Lea (livelli essenziali di assistenza), hanno portato all’inclusione anche di trattamenti per la ludopatia.