Solomon e Moussa: storia di due richiedenti asilo.

  • Pubblicato il 29/04/2019
  • da M. G. B. - Calenzano (FI)

Calenzano ospita un CdA.
Le operatrici hanno accolto il nostro invito e, stamani, a scuola, sono arrivati Solomon e Moussa, che hanno risposto a tante nostre domande.
Ecco il resoconto dell'intervista.

Commenti (6)

  • il 30/04/2019
    M. G. B. - Calenzano (FI)
    ha commentato:

    https://bit.ly/2DGQEno

  • il 30/04/2019
    M. G. B. - Calenzano (FI)
    ha commentato:

    Incontrare a scuola ragazzi di etnie diverse e con storie difficili è sempre un arricchimento per i nostri studenti.
    Solomon e Moussa ci hanno trasmesso emozioni forti e ci hanno anche fatto capire che il viaggio, l'avventura in una terra straniera e, a volte, inospitale non viene fatto a cuor leggero, ma per estrema necessità.
    Importante è stata la loro frase: "Abbiamo la pelle di colore diverso, ma apparteniamo alla stessa razza:
    l' uomo" , che è stato il filo conduttore del nostro progetto.

  • il 29/04/2019
    N. F. - Calenzano
    ha commentato:

    A me è piaciuto molto il loro racconto e vorrei che altri ragazzi come loro raccontassero la loro storia.

  • il 29/04/2019
    L. F. - Calenzano
    ha commentato:

    Solomon è un ragazzo di 26 anni ed è emigrato dalla Nigeria. E' dovuto scappare ma non ha specificato il motivo perchè è molto "brutto".
    E' in italia da tre anni, gli manca molto la sua famiglia.Solomon è solo qui in italia e ha amici al centro accoglienza. In Nigeria ha lasciato la mamma,il fratello e la sorella.
    Durante la giornata va a scuola e lavora, fa il cuoco.Frequenta la scuola superiore.
    A Solomon piace molto Calenzano.Per lui è stato molto difficile imparare l'italiano.Solomon è cristiano.
    A lui piace insegnare la sua lingua ai bambini.Buongiorno nella sua lingua si dice "Ekaro" mentre i piatti tipici sono: L'amala e il Fufù.
    Per lui non è un problema avere la pelle di un altro colore.

  • il 29/04/2019
    M. M. - Calenzano (FI)
    ha commentato:

    Moussa è un ragazzo senegalese di diciotto anni,è in Italia da un anno e otto mesi ed ha lasciato il fratello nella terra madre.
    I suoi genitori sono morti in guerra .
    Per venire in Italia, quindi per attraversare il mare, ha dovuto lavorare in Libia,dove è stato messo in prigione per due mesi; poi è riuscito a scappare ,appena ha racimolato i soldi peril viaggio,, si è imbarcato ed è arrivato in Sicilia e poi a Calenzano.E' stato difficile imparare la lingua italiana.
    Moussa studia e aiuta le persone anziane a Monte Domini a Firenze, gioca a basket.A Moussa piace molto Calenzano però molte persone lo prendono in giro per il colore della pelle,anche se per lui questo non è un problema.
    Quando Moussa era in Senegal frequentava la scuola coranica, che è la scuola religiosa dove, se non portava i soldi, lo piacchiavano.Viveva in un villaggio e i suoi genitori erano contadini.

  • il 29/04/2019
    G. B. - Calenzano
    ha commentato:

    Il centro di accoglienza di Calenzano è una struttura che ospita ragazzi richiedenti asilo,di età superiore ai diciotto anni. Qui ci sono solo maschi. Accoglie circa cento persone, suddivise in cinque piani; in ognuno vi si trova una cucina. In ogni stanza ci dormono otto o dieci persone. La sera i ragazzi devono rientrare alle 20:00 e, in un mese possono dormire fuori al massimo quattro notti. Ogni mese attraverso fondi europei,i ragazzi ricevono settantacinque euro e ogni notte passata nel centro equivale a due euro e cinquanta con la diminuzione dei fondi, il centro non avrà più la possibiltà di mandare i ragazzi a scuola. Oggi tutti frequentano le medie o le superiori. Anche la cucina verrà sostituita con un catering. Questo secondo le operatrici limiterà l'autonomia,l'integrazione e il dialogo tra ragazzi e popolazione.