Scuola di alfabetizzazione

  • Pubblicato il 14/04/2019
  • da S. E. - San Vito dei Normanni

Una lezione di italiano diversa

Presso la parrocchia di San Domenico, a due passi dalla nostra, è attiva da 2 anni la scuola di alfabetizzazione per migranti. Sono coinvolti studenti provenienti da ogni parte del mondo e attualmente ospiti dei vari centri di accoglienza del territorio.
A condurre le lezioni, in due differenti aule, ci sono più di 10 docenti volontari per una scuola dove imparare non solo l’italiano, ma una nuova cultura e dove ritrovare la forza e la speranza della vita, nel calore dell’accoglienza.
I ragazzi della 2 B hanno fatto la loro lezione di italiano nel salone e nelle aule della parrocchia ai loro amici. All’arrivo hanno trovato una fila di bici colorate e arrugginite, poggiate le une alle altre, donate dalla Caritas, che i ragazzi stranieri utilizzano per i loro spostamenti e alcuni per andare in campagna a lavorare duramente quando trovano “ la giornata”.
La scuola è frequentata anche da qualche famiglia Pakistana e da alcune donne che hanno trovato lavoro come” badanti” provenienti dai paesi dell’Est Europa che sono partite da sole per assicurare il diritto all’istruzione dei propri figli .
Dopo un primo momento di smarrimento i ragazzi stranieri hanno socializzato con i nostri e hanno raccontato loro tristi storie: chi veniva dal Burkina Faso, chi dalla Nigeria, chi dal Ghana o dal Mali. Molti di loro non hanno ricevuto un’alfabetizzazione nemmeno nella lingua di origine a causa della guerra, dei conflitti politici e dell’isolamento dei loro villaggi.
Questo incontro è stata un’opportunità per i ragazzi della 2B perché hanno preso consapevolezza di chi è attorno a noi che spesso con pregiudizio chiamiamo ‘diverso’, ma che in realtà è un fratello ed un amico.

Commenti (6)

  • il 16/04/2019
    S. M. - San Vito dei Normanni (BR)
    ha commentato:

    Nella scuola di alfabetizzazione ci vanno donne e uomini. Abbiamo chiesto a una volontaria il perché sul suo servizio. Ha risposto che aveva sempre desiderato fare qualcosa per gli altri, e dopo tanti anni di insegnamento nelle scuole superiori ora l'alunna è lei perché sta imparando tanto da questi tagazzi. Ascoltare le storie dei migranti. Mi ha fatto riflettere sul fatto che molti di noi odiano andare a scuola invece dovrebbero essere felici perché, chi va a scuola è un ragazzo molto fortunato! Da oggi mi impegnerò più che mai a scuola, o meglio farodi tutto per migliorarmi

  • il 16/04/2019
    F. T. - San Vito dei Normanni (BR)
    ha commentato:

    Mi ha colpito un ragazzo di colore del Mali che ha parlato della guerra: nel suo paese hanno fatto cadere il governo e ci sono tanti gruppi che vogliono dominare. Inoltre c'è molta violenza e lui é stato bastonato più volte. I bambini non vanno a scuola perché le loro scuole sono distrutte.


    Tagliente Francesco

  • il 16/04/2019
    P. A. - SAN VITO DEI NORMANNI BR
    ha commentato:

    Mattinata speciale alla scuola di alfabetizzazione dei migranti .
    Intervistando alcuni alunni , quest'ultimi hanno detto che nel loro paese non tutti vanno a scuola e che chi ci va deve percorrere a piedi otto chilometri . Sempre in questo paese le bambine non vanno a scuola ma vengono costrette a sposarsi .
    La volontaria Rosaria ci ha spiegato , inoltre , che quei ragazzi insegnano a loro più di quanto facciano i professori , in quel luogo non c'è una classe con alunni e professori , ma un'unica grande Famiglia

  • il 14/04/2019
    M. C. - San Vito dei Normanni (BR)
    ha commentato:

    Raffaele Romano ci ha parlato di tutte le cose che il comune ci offre: il bus che porta i bambini a scuola, la mensa scolastica, l'orario prolungato e sopratutto abbiamo proposto delle nostre idee: i pannelli da mettere nei giardini della scuola e le mense per fare l'orario prolungato alle scuole medie.
    MANUELA

  • il 14/04/2019
    M. C. - San Vito dei Normanni (BR)
    ha commentato:

    Abbiamo intervistato dei ragazzi-adulti della scuola di alfabetizzazione, abbiamo capito che nei loro paesi le bambine non hanno il diritto di andare a scuola, che i bambini si sacrificano per andare a scuola, fanno 8 chilometri a piedi! Una cosa molto importante è la voglia che hanno di imparare e anche di laurearsi. Abbiamo anche chiesto se soffrivano di violenza e hanno detto che lí tutto è possibile e anche il ragazzo intervistato è stato violentato.
    MANUELA

  • il 14/04/2019
    F. D. - San Vito dei normanni br
    ha commentato:

    In questi giorni abbiamo conosciuto una nuova realtà "SCUOLA di ALFABETIZZAZIONE". Durante la visita abbiamo conosciuto alcuni ragazzi che ci hanno raccontato la loro vita in Africa... Mi ha colpito molto quando hanno detto che da loro si litiga perché tutti vogliono dominare sull'altro che se non rispetti le regole ti decapitano che non tutti vanno a scuola soprattutto le bambine. Nei loro paesi c'è il fenomeno delle spose bambine, quando gli è stata posta la domanda :"voi reagite alla sottomissione?:". Loro rispondono "no" con la testa, con il volto rivolto verso il basso... Loro sono distrutti fuori, ma dentro hanno la speranza;vogliono crearsi un nuovo cammino, vogliono laurearsi per essere notati... Tutta questa realtà fa male... ma la speranza fa pensare.


    Francesca D'antonio