LE SALINE DI SANT’ANTIOCO: innovazioni per l’economia

• Pubblicato il 29/03/2019
• da G. A. - Sant'Antioco (CA)

Le saline di Sant’Antioco e lo Stagno di Santa Caterina si trovano in prossimità del Golfo di Palmas, che collega l’isola antiochense al resto della Sardegna.
Le saline sono costituite da vasche vaporanti, che permettono di far evaporare l’acqua contenente il sale, e bacini salanti.
Nel territorio dello Stagno sono presenti diverse piante alofile (AMICHE DEL SALE), come LIMONIO, SALICORNIA, SUEDA, ELICRISO MICROFILLUM, TIMALEA BARBOSA, GINESTRA DI VALSECCHI…
Tra la fauna di quest’area umida ci sono AIRONI, RAPACI, STERNE, FENICOTTERI, GABBIANI…
Per quanto riguarda il fenicottero, sappiamo che una parte è migratoria, l’altra stanziale. Nidifica nelle zone del Cagliaritano e si nutre di molluschi, tra cui l’ARTEMIA SALINA, contenente il BETACHEROTENE, che fa in modo che il piumaggio di questo elegante uccello prenda il tipico pigmento del piumaggio rosa.



COME SFRUTTARE QUESTO TERRITORIO?
Oltre l’estrazione del sale, nelle saline si potrebbero costruire diverse strutture, tra cui una RAFFINERIA DEL SALE, che consenta il lavaggio e la lavorazione del sale grezzo o integrale, estratto dai bacini salanti, direttamente sul posto, senza essere trasportato altrove e forse potrebbe essere addirittura impacchettato, pronto per essere venduto!
Sebbene quest’attività si svolga con l’uso di macchinari e quindi avrebbe un certo impatto sull’ambiente, con l’adozione di determinati criteri essa consentirebbe a molti disoccupati di Sant’Antioco di trovare lavoro ed essere pagati, e noi stessi potremmo assistere alla lavorazione del sale proprio nel nostro territorio.
Inoltre si potrebbe realizzare un centro benessere, con l’impiego del sale nella cosmesi naturale e nella cura del corpo con la talassoterapia, sfruttando l’azione del clima marino e dell’acqua del mare.
Chiara Soddu.