Un'area umida nel Sud Sardegna: "Sa Masa"

  • Pubblicato il 29/03/2019
  • da G. A. - Sant'Antioco (CA)

Sa Masa
Venerdì 15 febbraio 2019, dopo aver preso in considerazione diversi aspetti dell’inquinamento, con riferimento anche ad alcuni ambienti, abbiamo circoscritto la nostra attenzione ad un ambiente particolare che si trova nel nostro territorio e che ci sta particolarmente a cuore: L’AREA UMIDA. Nella fattispecie abbiamo preso in analisi l’area di Sa Masa, sito nel Comune di Gonnesa, nel Sud Sardegna, uno specchio di acqua dolce, vicino a Fontanamare, con un’estensione di 100 ettari, alimentata da due torrenti (RIO CRABIOLA E RIO SAN GIORGIO), ricoperta da cannucce di palude, canna domestica e tife, analizzando le problematiche presenti: INQUINAMENTO e IL PROLIFERARE DI SPECIE ALIENE.
Tra la fauna di quest’area umida, sono presenti:
AIRONI, uccelli trampolieri dall'aspetto slanciato, con gambe e collo lungo, coda corta e becco robusto;
MARTIN PESCATORE, caratterizzati da un piumaggio brillante e da una coda particolarmente corta, testa larga e un lungo becco;
IL POLLO SULTANO, un uccello della famiglia dei Rallidi diffuso in Europa e Nord-Africa;
IL FALCO DI PALUDE, osservabile in Europa, Asia, ed Africa, in genere nei canneti in prossimità di acquitrini e paludi.
In Italia ci sono nidificazioni sparse; in Pianura Padana, nel Salento, in Calabria e in Sardegna.
Tra gli anfibi sono presenti:
RGANELLA SARDA, un anfibio caratteristico della Sardegna, della Corsica e dell'Arcipelago Toscano;
DISCO GLOSSO SARDO, con la lingua a forma di disco;
ROSPO SMERALDINO, chiamato così perché ha sul corpo delle macchie color smeraldo;
BISCIA D’ACQUA DOLCE, detta anche NATRICE VIPERINA.
A Sa Masa sono presenti anche le rane, importate dagli altri Paesi per il loro consumo, e sono definite come SPECIE ALIENE o ALLOCTONE.
Tra i mammiferi sono presenti le NUTRIE, specie aliena, arrivata quarant’anni fa in Sardegna, usata come animale da pelliccia. È una specie dannosa perché scava la sua tana negli argini dei fiumi che, quando piove, si riempiono d’acqua, facendo crollare le sponde e causando, inevitabilmente, l’allagamento delle campagne circostanti.
Esaminando l’inquinamento di Sa Masa, abbiamo appreso che è minacciata dall’inquinamento antropico, causato dai fiumi contaminati da miniere e discariche abusive.
L’area ha rischiato di essere compromessa da comportamenti poco attenti agli aspetti naturali.
A compromettere questo ambiente è spesso anche la noncuranza dell’uomo, che oltre ad aver creato delle discariche abusive, ha permesso ad alcune specie aliene di stabilirsi, trovando un luogo idoneo a Sa Masa.
Oggi, il territorio di Sa Masa è un’area protetta dal S.I.C., Sito d’ Importanza Comunitaria “COSTA DI NEBIDA”, e gode della salvaguardia che merita.

Commenti (2)

  • il 29/04/2019
    D. C. - Sant Antioco
    ha commentato:

    Sa Masa,una delle aree umide più preziose del sud Sardegna.E uno specchio di acqua dolce con una forma allungata di 100 ettari e alimentata da due torrenti fantastici: Rio Crabiola e San Giorgio che confluiscono nella palude.La flora consiste di: cannetto,canna domestica e la cannuccia di palude.Le canne li presenti sono molto importanti perché filtrano l acqua e il terreno, emerso dagli inquinanti trasportati dai fiumi che attraversano le miniere.Oltre alle canne possiamo trovare le tife piante erbacee che prima nel sulcis usavano per imbottire materassi e cuscini, i giunchi che costituiscono giuncheti usati per intrecciare i cestini. La fauna e' molto numerosa e possiamo trovare: il falco di palude che si distingue dalla femmina dal maschio da una particolare caratteristica "la testa" quella della femmina ha un color crema mentre quella del maschio e più scura.Possiamo trovare tre famosi anfibi:
    -la raganella sarda: che ha una cosa particolare. Ha una linea nera che li parte dal occhio e scorre su tutto il corpo.
    -il disco glosso: anche lui e' molto particolare perché ha una lingua a forma di disco ed ha più facilita' ad prendere la preda.
    -il rospo smeraldino: lui e molto speciale perché ha il corpo di questo colore smeraldo con le macchiette nere.
    Ma oltre agli anfibi possiamo trovare un rettile molto comune "la biscia acquatica" che fortunatamente non e' velenosa.
    Dopo gli volatili,anfibi e rettili abbiamo un mammifero molto disastroso "la nutria"che va a scavare le proprie tane ai margini dei letti dei fiumi, ma quando piovendo l acqua si alza il pezzo di terra fuor d'acqua crolla facendo andare l acqua in mezzo ai campi distruggendoli.

  • il 26/04/2019
    C. S. - Sant'Antioco
    ha commentato:

    In Italia ancora oggi si avverte, da parte dei cittadini, una scarsa sensibilità verso i problemi ambientali. Non si tiene debitamente conto del fatto che le risorse naturali sono spesso irriproducibili e che, una volta consumate, vanno irrimediabilmente perdute.
    Dovremmo finalmente capire che l’ambiente ha dei diritti che vanno rispettati, e tutti abbiamo il dovere di agire SUBITO perché ciò avvenga.
    Mi piace molto una citazione di una giovanissima attivista che porta avanti una battaglia contro il cambiamento climatico, sostenendo che nessuno sia troppo piccolo per fare la differenza:
    “Voglio che agiate come se la nostra casa fosse in fiamme, perché lo è.” (Greta Thunberg).