Dall'analisi dei registri passaporti tante informazioni e storie di vita

  • Pubblicato il 25/03/2019
  • da M. C. S. - Castelfidardo (AN)

Dopo aver visitato l’Ufficio anagrafe e stato civile del Comune di Castelfidardo, abbiamo iniziato a tabulare in modo sistematico i dati riguardanti le richieste di passaporti per l’estero.
Abbiamo considerato il numero di emigranti ogni anno, costruendo dei grafici che ci hanno mostrato in modo chiaro l’andamento dei flussi migratori verso l’estero dal 1880 al 1951-53, ora più consistenti, ora scarsi o nulli in alcuni periodi in particolare: le due guerre mondiali e la crisi economica del 1929.
Abbiamo considerato i porti di partenza, le destinazioni, le professioni di chi emigrava, se era uomo, donna, bambino, se si muoveva da solo o con parenti e il proprio nucleo familiare. Molto interessanti le annotazioni che ci hanno fornito informazioni aggiuntive: se il richiedente non partiva più, se dopo un periodo di tempo passato all’estero rimpatriava, la durata del passaporto.
Il lavoro non è stato semplice, perché i dati a disposizione erano numerosi, ma divisi in gruppo siamo riusciti a procedere abbastanza speditamente. Alla fine un portavoce di ogni gruppo ha presentato l’esito del lavoro e abbiamo cercato di ricostruire un quadro generale del fenomeno migratorio nel periodo considerato.
Un dato conclusivo significativo: le richieste di passaporti dal 1880 al 1953 sono state complessivamente 5.578: 915 dal 1880 al 1894, 2.780 dal 1895 al 1912, 1883 dal 1913 al 1953.

Commenti (2)

  • il 17/04/2019
    R. V. - Castelfidardo (an)
    ha commentato:

    Devo dire che questa esperienza mi è piaciuta molto e se la potessi ripetere lo farei molto volentieri.
    Ci siamo divisi in due gruppi di lavoro in cui abbiamo analizzato le partenze e gli arrivi di due momenti diversi e abbiamo costruito perfino dei grafici.
    In quel momento mi sentivo un vero sociologo ad analizzare i dati della popolazione.

  • il 17/04/2019
    F. N. - Castelfidardo (an)
    ha commentato:

    Qui abbiamo appreso il grande numero di persone che sono emigrate dall'Italia verso le Americhe, Argentina e un po' più tardi verso la Grecia.
    Dall'analisi dei registri abbiamo visto che durante i periodi della guerra non partiva quasi nessuno per le difficili condizioni politiche.
    Le professioni erano varie anche se non tutti dopo aver richiesto il passaporto infine partivano.
    Spesso inizialmente partivano gli uomini e poi venivano semmai raggiunti dai familiari.
    Ci sono pochissime storie in cui sono partiti interi nuclei familiari contemporaneamente.
    E' stata un'esperienza molto interessante e importante anche dal punto di vista storico e culturale.




    Nucci Francesco
    Castagnari Mattia