Visita al Museo dell'emigrazione marchigiana di Recanati

  • Pubblicato il 25/03/2019
  • da M. C. S. - Castelfidardo (AN)

Giovedì 28 febbraio abbiamo visitato il Museo dell’emigrazione marchigiana di Recanati per inserire nel contesto regionale l’attività di ricerca-azione che stiamo portando avanti sulla nostra città.
In un primo momento la guida ci ha accompagnato lungo le varie sale illustrandoci i principali aspetti della questione attraverso fonti di varia tipologia. Abbiamo potuto così conoscere la problematica situazione socio-economica marchigiana di fine Ottocento e inizi Novecento che ha spinto tante persone e famiglie, ben 700.000 marchigiani, a lasciare i propri paesi e città per dirigersi in un primo momento in Argentina, Brasile, Stati Uniti, più tardi in vari stati europei.
Abbiamo raccolto informazioni sulla emigrazione spontanea e clandestina, osservato i bagagli utilizzati, i vari tipi di biglietti per l’imbarco. Ci è stata poi proposta la testimonianza video di un marchigiano emigrato in Belgio, che ha lavorato in una miniera di carbone. La guida ci ha ricordato il terribile incidente di Marcinelle, del 1956, nel quale persero la vita 262 minatori di cui 136 italiani tra i quali 12 marchigiani.
Abbiamo conosciuto le difficili condizioni della traversata, i problemi incontrati all’arrivo e legati all’inserimento lavorativo e sociale. Interessante il motore di ricerca attraverso il quale, inserendo il nominativo di un emigrato, è possibile visualizzare una scheda informativa sullo stesso.
Terminata la visita delle varie sale, è iniziata l’attività laboratoriale “Il giornalino dei migranti”. Ci siamo divisi in quattro gruppi ognuno dei quali ha ricevuto una copia de “Il corriere dell’emigrazione”, un giornale con le pagine provviste di sole titolazioni, da completare con l’inserimento di foto (che ci sono state fornite in una busta e tra le quali operare delle scelte) e testi. L’attività è proseguita e si è conclusa in classe con la produzione di quattro giornalini ricchi di immagini e scritte, che abbiamo socializzato.

Commenti (8)

  • il 29/03/2019
    L. P. - castelfidardo
    ha commentato:

    Al museo di Recanati abbiamo avuto la possibilità di conoscere la storia dell'emigrazione dal nostro paese. Abbiamo scoperto le destinazioni più frequenti, i lavori che venivano assegnati agli italiani e il prezzo dei vari tipi di biglietti. La vita era molto complicata, infatti molti partivano per fare fortuna ma poi diversi tornavano in italia.
    Darvin e Leo

  • il 29/03/2019
    N. B. - castelfidardo
    ha commentato:

    L'esperienza al museo di Recanati è stata fantastica: non pensavo che così tante persone fossero partite dalle Marche; i lavori all'epoca erano durissimi, si doveva sopportare il clima ostile e tanti altri fattori del tempo. Inoltre è stato divertente perché alla fine abbiamo fatto un lavoro collaborativo.

  • il 29/03/2019
    T. C. - Castelfidardo
    ha commentato:

    Durante tutta la visita del museo ho visto tante cose interessanti come ad esempio gli oggetti della vita quotidiana o i bagagli definiti di "cartone" per il materiale con cui erano costruiti; ma le cose che mi sono piaciute di più sono state: il binario che, tramite un proiettore, raccontava storie, il computer che ti riproduceva foto, biglietti, ecc ... , infine il database che, cercando dentro gli archivi, trova la persona che stai cercando.
    Penso che sia stata un' esperienza emozionante.

    Tommaso,Riccardo

  • il 29/03/2019
    A. V. - castelfidardo
    ha commentato:

    Questa attività mi è piaciuta molto perché ho scoperto molte cose del tipo che quasi 700000 persone sono immigrate in Argentina, Brasile, ecc....Anche io e la mia famiglia abbiamo lasciato il nostro paese, l'Albania, per venire in Italia.

  • il 29/03/2019
    S. B. - Castelfidardo
    ha commentato:

    Mi è piaciuta molto il video della testimonianza di un emigrato in Belgio perché ho imparato varie cose: per esempio le persone in quel periodo andavano a lavorare molto giovani, poteva succedere che qualcuno perdesse un arto o persino la vita , poi mi è piaciuto molto vedere i passaporti degli emigrati perché ho imparato più cose.

  • il 29/03/2019
    R. A. - castelfidardo
    ha commentato:

    Quest' esperienza è stata per noi molto interessante perché abbiamo acquisito tante informazioni interessanti, ma la cosa più bella è stata quella del signore nel treno che raccontava la sua storia da migrante.
    AMMAR ROUA
    CANNIZZO DANIELE FEDERICO

  • il 29/03/2019
    M. C. - Castelfidardo (An)
    ha commentato:

    Abbiamo scoperto cose che non sapevamo.
    Ad esempio non pensavamo che dalle Marche fossero partite cosi tante persone.
    Con la rievocazione da parte della guida della tragedia di Marcinelle ci siamo resi conto della difficoltà di lavorare all'estero in condizioni molto dure.



    Mattia Castagnari.
    Francesco Nucci.

  • il 29/03/2019
    G. G. - Castelfidardo (an)
    ha commentato:

    Questa esperienza è stata molto interessante perché grazie a una testimonianza video abbiamo scoperto che i lavori tra l'800 e il 900 erano molto duri, tra questi il lavoro nelle miniere in Belgio, rischioso per la salute degli operai.





    Cristiano e Gabriele